Il Ministero della Salute ha reso noti i dati dell’epidemia da Covid-19, aggiornati al 14 Novembre, tramite il consueto bollettino
Il Ministero della Salute ha appena pubblicato i dati relativi al bollettino del 14 Novembre. I casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.144.552, ossia 37.255 in più di ieri. Salgono anche i soggetti attualmente positivi che ammontano a 688.435 (+24.509). Le persone guarite sono 411.434 con un incremento di 12.196 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 544 decessi che hanno portato il bilancio complessivo delle vittime in Italia a 446.683.
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La situazione Covid in Italia sembrerebbe vedere un leggero miglioramento nei dati
Numeri alla mano, le restrizioni applicati dal Governo nell’ultimo Dpcm sembrerebbero avere un leggero effetto sull’andamento del Coronavirus in Italia. Nonostante ieri i nuovi contagi siano stati più di 32 mila, la percentuale di nuovi casi nell’ultima settimana è stata di +18,7%, in calo rispetto alla settimana precedente. Per fare in modo che la curva inizi a calare bisogna arrivare allo 0%, ma la via sembrerebbe quella giusta. A dare maggiore speranza però non è tanto la curva dei contagi quanto la riduzione della velocità di crescita della propagazione del virus. Come spiegato infatti dal professor Cesare Cislaghi al Corriere della Sera, “l’incidenza dei nuovi casi di positività sembra si stia stabilizzando”. Questo potrebbe portare a scongiurare un futuro lockdown generale in Italia, ma non senza aver raggiunto prima il picco
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“Il “metodo” delle restrizioni funziona”: le parole del professor Locatelli
Coronavirus che continua ad essere una grande minaccia per l’Italia e per il mondo interno. Per contrastare la diffusione del virus il Governo ha deciso di dividere in zone di rischio il paese, suddividendolo in zone rosse, arancioni e gialle. Tra la paura generale di un nuovo lockdown arrivano le dichiarazioni di Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore di sanità. Il professore dichiara: “Per quattro giorni consecutivi c’è stato un chiaro calo nelle terapie intensive che indica che il metodo funziona”. Poi sui medici dichiara: “Il loro ruolo è fondamentale e va messo al centro della gestione dei malati. In queste ore, si sta valutando un documento per il monitoraggio delle linee terapeutiche. Questo servirà per evitare il sovraccarico degli ospedali”.
Il confronto con Rezza
A dare una nuova speranza ai cittadini italiani è Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore di sanità. Infatti dichiara che i provvedimenti presi dal Governo stanno dando risultati che portano all’ottimismo. Invece Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione, dichiara che servono ancora due settimane per vedere effettivi risultati. Però afferma anche che una apparente tendenza alla diminuzione dell’indice RT esiste, se questa venisse confermata starebbe a significare che le manovre fhttps://www.bloglive.it/2020/11/14/covid-cortisone-saturimetro-come-curarsi-casa/unzionano. Infine il presidente del Istituto Speriore della Sanità, Silvio Brusaferro dichiara: “Lentamente l’età media delle persone infettati si sta alzando. Cresce il numero di persone anziane che lo contraggono ed anche gli asintomatici, che sono il 50%.
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Uno strumento fondamentale sono le mascherine, che vanno indossate nella corretta maniera. L’obiettivo deve essere ridurre l’indice RT sotto 1”. Quindi parole confortanti degli esperti, che danno speranza agli italiani, preoccupati per l’avanzare dei numeri della pandemia