Il Covid-19 è arrivato nel pieno della seconda ondata nel nostro Paese: occhio a cortisone e saturimetro. I tanti contagi stanno mandando al collasso il sistema sanitario. Per questo è importante anche curarsi a casa
Il Coronavirus continua ad imperversare in Italia: la situazione è arrivata ormai a livelli decisamente gravi. La corsa del Covid-19, infatti, sta riempiendo le terapie intensive di tutti gli ospedali: molti pazienti hanno bisogno di aiuto nella ventilazione, ma i posti sono sempre meno. I casi gravi sono, infatti, in costante aumento ormai da settimane, anche se l’Rt nella giornata di ieri è sceso. Il lieve decremento dell’indice di trasmissibilità fornisce una speranza che la curva possa regredire presto, ma per il momento la pressione sul sistema sanitario non è destinata ad allentare.
Alcuni casi hanno bisogno, dunque, di ricoveri ospedalieri, molti altri, però, possono essere monitorati dalla quarantena domiciliare, anche grazie all’azione del medico di famiglia. Sono tante, infatti, le persone in Italia contagiate e bloccate nella propria abitazione, in attesa di sconfiggere il virus e negativizzarsi. A tal proposito, diventa essenziale per tutta la popolazione sapere come monitorare lo stato di malattia da nuovo Coronavirus e curarsi anche a casa.
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Covid e la cura a casa: dal cortisone al saturimetro
Ormai da mesi è aperto il dibattito sull’utilizzo del cortisone per curare il Covid-19. L’ultimo protocollo pubblicato dal Ministero della Salute evidenzia di farne uso “solo in emergenza per evitare di aggredire il sistema immunitario del malato”. Il dibattito a riguardo, però, è destinato ad aumentare. Da diverso tempo, invece, si sottolinea l’importanza del saturimetro. Si tratta di un dispositivo che permette di misurare i livelli di ossigeno nel sangue e sapere se i polmoni riescono ad averne a sufficienza. Parliamo, dunque, di un dispositivo di facile utilizzo casalingo e che può essere essenziale per monitorare gli effetti della malattia da Covid-19.
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