Un brutto episodio di cronaca sta facendo rumore nelle ultime ore in Italia. Il corpo di una badante scomparsa è stato ritrovato senza vita: il compagno della donna è stato fermato
L’Italia è in ginocchio a causa della seconda ondata del Covid-19. Le terapie intensive del nostro Paese sono sempre più intasate e le immagini raccapriccianti provenienti dagli Ospedali stanno facendo discutere molto l’opinione pubblica. Il nuovo Coronavirus non ha avuto, però, ricadute solo dal punto di vista sanitario. La pandemia ha influssi diretti anche dal punto di vista umano. Si riferiva già nella prima ondata un aumento della violenza domestica.
A Brescia negli ultimi giorni ha fatto discutere molto la scomparsa di una badante ucraina. La donna di 42 anni aveva fatto perdere ogni traccia dalla data del 4 novembre. Oggi, a distanza di 9 giorni, il suo corpo è stato ritrovato senza vita nel giardino di un’ex bocciofila. Il nome della badante era Viktoriia Vovkotrub. Alla base del delitto, secondo le accurate indagini degli ultimi giorni, ci sarebbe il compagno serbo della donna. Di seguito tutti i dettagli da “Tg Com 24”.
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Il sopralluogo dei carabinieri presso l’abitazione del compagno serbo aveva già insospettito non poco le forze dell’ordine. L’analisi con il luminol aveva, infatti, evidenziato la presenza di macchie di sangue in soggiorno. L’uomo aveva tentato, inoltre, di disfarsi di un tappeto. Tutto lasciava pensare a una dinamica di tipo violento avvenuta nell’abitazione. La comparazione del Dna non ha lasciato dubbi: il sangue combaciava con quello ritrovato in casa e anche su una carriola del compagno. Egli ha dovuto quindi ammettere dove si trovasse il cadavere della badante. Trattasi di un’ex bocciofila a pochi passi dalla sua stessa abitazione in cui la donna era stata seppellita un metro sottoterra. L’uomo ovviamente è stato fermato.