Il settore della ristorazione è sicuramente tra i più colpiti dalla pandemia Covid. In molti si sono ritrovati a chiudere nuovamente i loro locali: dubbi e incertezze sul futuro. Aiuti “gratis” per sostenere le aziende?
Tra i tanti dubbi e le incertezze di questo periodo ci sono sicuramente quelli dei ristoratori e imprenditori nel campo enogastronomico, costretti a fare i conti con le nuove strette o chiusure forzate. Dopo un’apparente quanto faticosa ripresa del settore ora si è di fronte a un nuovo blocco di tutto il comparto: in molte regioni d’Italia bar e ristoranti hanno abbassato le saracinesche, in molte altre sono costretti a lavorare in modo decisamente limitante e limitativo.
Conte ha promesso sostegni economici in tempi record e gli aiuti sono già arrivati sui conti correnti di molte aziende e imprese. Il Governo sta cercando di supportare finanziariamente i locali colpiti dalle nuove norme, ma anche noi comuni cittadini possiamo dare il nostro prezioso contributo. E farlo in modo del tutto gratuito. Come? Seguendo una serie di “consigli” condivisi su Instagram anche dal giornalista e autore Gabriele Parpiglia.
Covid, gli aiuti alle aziende: passaparola e gentilezza
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Tutti noi possiamo dare il nostro contributo alla causa, anche senza tirare fuori un euro. Come supportare le aziende a costo zero? Basterebbe parlarne bene e lasciare recensioni positive, seguirli sui social media (ampliando così il loro pubblico e fanbase) oltre a interagire con i loro post, rendendole così più “visibili” alle piattaforme social stesse.
Il web si dimostra una valida arma di aiuto e supporto, in particolar modo proprio i social network. Se ci ritroviamo, per esempio, a consumare o usufruire di un servizio di un’azienda precisa, sicuramente dedicare un post a riguardo con tanto di tag alla stessa non guasterebbe di certo.
Non solo aiuti alle aziende. Germania, arriva la tassa sullo smart working?
Intanto in Germania si pensa a un aiuto concreto per chiunque sia rimasto senza lavoro. L’idea è quella di tassare al 5% chiunque lavori in smart working per creare un fondo comune dal quale attingere per supportare i cittadini rimasti senza occupazione.
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