A poco più di un mese dal Natale sono tanti i dubbi che riguardano il modo in cui passeremo le feste. Saremo chiusi in casa o più liberi? Intanto Conte con una lettera “rassicura” il piccolo Tommaso.
“Trascorrere le feste di Natale in serenità“, questo quanto ripetuto più volte nelle scorse settimane dal Premier Giuseppe Conte che, introducendo man mano le varie misure anti Covid sempre più restrittive, ha voluto sempre specificare quello che era l’obiettivo per le festività. Arrivare a ridosso del Natale con una situazione quanto più sotto controllo possibile, tanto che le ultime strette puntano a far calare la curva epimediologica nella seconda metà di novembre.
Alla luce dei numeri attuali però sembra che ci sia poco da star “sereni“: il numero dei decessi, stando ai dati dell’ultimo bollettino, ha superato le 600 unità mentre i contagi sfiorano quota 38 mila in più rispetto alle 24 ore precedenti. C’è preoccupazione insomma per quel che sarà nelle prossime settimane e, in tanti, si chiedono cosa ne sarà di questo Natale. Come il piccolo Tommaso, bambino di appena 5 anni che ha scritto a Giuseppe Conte.
Tommaso, lettera a Conte. Il Premier: “Babbo Natale passerà”
Il piccolo Tommaso, attraverso una lettera indirizzata a Palazzo Chigi, ha chiesto delle rassicurazioni circa il Natale, preoccupato anche dalla possibilità di non poter ricevere i regali direttamente da Santa Claus. Il Premier ha voluto rispondere in prima persona e lo ha fatto in modo del tutto originale.
“Mi ha garantito che già possiede un’autocertificazione internazionale” ha rivelato Conte, spiegando a Tommaso che l’attività di distribuzione dei regali non subirà alcuna limitazione. Il Premier, poi, ha voluto ricordare anche quelle che sono le norme base per contrastare il diffondersi del contagio, spiegando come Babbo Natale gli abbia “… confermato che usa sempre la mascherina e mantiene la giusta distanza“.
La rassicurazione, infine, per Tommaso ma metaforicamente per tutti gli italiani: non chiedere a Babbo Natale di sconfiggere il Covid, a quello stanno già lavorando gli adulti.