Aumentano i controlli anti movida e assembramenti. Viminale costretto a stringere, a causa del grande numero di infrazioni dello scorso weekend
Continuano le polemiche intorno agli assembramenti. Se da un lato le zone rosse (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria) sono costrette a un semi-lockdown, nelle zone gialle e arancioni regna l’incertezza. Le misure adottate (il coprifuoco serale 22:00 – 5:00) sembrerebbe al momento non garantire alcun tipo di prevenzione.
Nonostante sia vietato uscire dopo un certo orario, è nel pomeriggio – complici le belle giornate dell’ultima settimana – che la gente si è riunita tra lungomare, ristoranti e piazze. Il Viminale è infatti intervenuto, a causa di vari assembramenti in molte città, con una stretta sui controlli. Tantissime le persone pizzicate senza mascherina, tra Napoli, Torino, Bologna e Roma. Stretta necessaria, vista la completa inosservanza delle regole in diverse località a rischio elevato di contagi.
Stretta sugli assembramenti: convocata riunione del comitato provinciale
Le misure restrittive adottate fino a questo momento non hanno scoraggiato gran parte della popolazione ad assembramenti e passeggiate a spasso per la città come se nulla fosse. Moltissimi i casi di inosservanza delle regole. Da nord a sud, con particolare attenzione su Napoli, nell’ultimo weekend molta gente, complici le belle giornate di novembre, si sono riversate per strada senza mascherina e non distanziate. Il Viminale ha fatto sapere, tramite un documento arrivato ai prefetti e firmato da Bruno Frattassi, raccomandando attenzione alle situazioni fuori controllo degli assembramenti in città.
Nelle scorse ore anche Vincenzo De Luca era andato su tutte le furie, dopo le immagini dello scorso weekend a Napoli, con moltissima gente per strada senza mascherina. Intanto il Viminale ha convocato una riunione del comitato provinciale per la sicurezza pubblica. In programma controlli serratissimi, sanzioni salate per i trasgressori e la possibilità di chiusure di strade o piazze.