Poco meno di una settimana fa la decisione del Governo di dividere l’Italia in zone di “pericolosità”. Ieri la notizia del passaggio di alcune regioni dall’allerta arancione a quella rossa, ora l’ipotesi di un nuovo lockdown generalizzato.
La morsa del Covid continua ad attanagliare tutta Italia. Indistintamente da nord a sud dello Stivale il Coronavirus continua a circolare, a differenza dalla scorsa primavera quando, almeno ufficialmente, le regioni meridionali furono meno interessate dalla pandemia. Questa seconda ondata in molte zone d’Italia si sta rivelando ben peggiore e più pericolosa di quella di marzo/aprile e il Governo è chiamato a scelte responsabili quanto difficili per frenare il contagio. Se non dovesse bastare la divisione nazionale in zone di pericolosità si potrebbe tornare al lockdown generalizzato.
A meno di una settimana dalla differenziazione delle regioni in indici di pericolosità (gialla, arancione e rossa) l’ipotesi di un lockdown esteso torna prepotentemente di attualità. Anzi, spunta anche una presunta data chiave per la decisione: il 15 novembre.
Covid: il 15 novembre si decide il lockdown?
Mentre aumentano le regioni arancioni i dati relativi alla pandemia continuano a preoccupare. Ecco perché, se la curva dei contagi non dovesse calare nei prossimi giorni, il Governo potrebbe mettere in atto l’estrema misura; quella di un nuovo “tutti a casa“, come fu la scorsa primavera. Il prossimo 15 novembre sarà la deadline per capire se istituire il coprifuoco e differenziare le regioni in indici di pericolosità sia servito a qualcosa.
Se la situazione dovesse richiederlo si agirà per un secondo lockdown nazionale. In molte regioni i comportamenti dei cittadini non aiutano di certo: lo scorso weekend in varie parti d’Italia, Rimini e Napoli su tutte, centinaia di persone hanno affollato piazze e lungomare, e in molti nemmeno indossavano la mascherina.
Il monito di Walter Ricciardi è di quelli severi: “É stato calcolato che se si incontrano 5 persone – ha detto il consigliere del ministro Speranza – si ha il 60% di possibilità di essere infettati“.
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