Lo scandalo è scoppiato in occasione di una cresima: il parroco ha deciso, infatti, di rifiutare categoricamente la madrina scelta dalla ragazza. Ecco il motivo e la ricostruzione della vicenda
L’episodio fa riflettere Reggio Emilia e in generale tutta l’Italia. Protagonista è una ragazza di tredici anni che ha seguito tutto il percorso che l’avrebbe portata alla cresima. La giovane aveva indicato un’amica di famiglia come madrina, ma la scelta non è andata bene al parroco che avrebbe dovuto celebrare il sacramento. Il motivo è clamoroso: l’amica di famiglia in questione era lesbica. Il parroco avrebbe addirittura consigliato alla ragazza di scegliere il padre divorziato, purché non fosse la donna in questione. A nulla sono serviti i colloqui della giovane con il parroco che è sembrato fermo e deciso sulla sua decisione. In un mondo che sta sempre più cercato la via dell’integrazione e rinnegare qualsiasi forma di discriminazione, i fatti di Reggio Emilia, riportati da “Today” suonano come un campanello d’allarme. Un impedimento di questo tipo e con queste premesse è una nota stonata che non può essere accettata. L’episodio ha raccolto, infatti, diverse condanne pubbliche nelle ultime ore, suscitando irritazione nella comunità Lgbt e urtando la sensibilità di molti.
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Il Presidente dell’Arcigay Gioconda ha preso a cuore il tema e si è esposto in questo modo: “Arcigay Gioconda è composta da persone cattoliche, musulmane, atee, spirituali e non. Quando accadono queste situazioni, proviamo rabbia e umiliazione, perché ogni anno ci sono madrine e padrini Lgbti che il più delle volte sono costretti a nascondere sé stessi come se ci fosse qualcosa di male non per ciò che fanno, ma per chi sono”.
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