Un neonato è stato ritrovato con il cranio fracassato in un complesso residenziale: accusa di omicidio volontario, la dinamica
Un neonato è stato ritrovato in un sacchetto con il cranio fracassato. Una mamma giovanissima, ancora minorenne, ha lanciato il figlio appena partorito e con il cordone ombelicale ancora attaccato, giù dalla finestra. E’ accaduto a Trapani, in un complesso residenziale. A trovare il neonato morto è stato un passante che ha visto il corpicino.
La madre è stata subito identificata dalla polizia che l’ha interrogata per ore ed arrestata con l’accusa di omicidio volontario. Un caso davvero drammatica, terminato in tragedia, nel peggiore dei modi, con una vita spezzata dopo poche ore. Ma cosa ha spinto la ragazza al vile gesto?
E’ stata la stessa 17enne a spiegarlo agli inquirenti dopo ore di interrogatorio serrato. Aveva semplicemente paura di rendere nota la gravidanza ai suoi genitori. Pare, infatti, che la ragazza sia stata abilissima nel nascondere la gestazione ai due genitori per tutte le 40 settimane.
Al momento del parto, però, è andata nel panico e non ha trovato nulla di meglio da fare se non lasciare il piccolino dalla finestra. La 17enne, prima dell’interrogatorio, era stata portata al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, per tutti i controlli del caso ed è ancora ricoverata in quel reparto.
La polizia, dopo aver accusato di omicidio volontario la giovane mamma, sta anche mettendo al vaglio la posizione della collaboratrice domestica e della mamma della 17enne. Le due, infatti, hanno affermato di non essere a conoscenza della gravidanza della ragazza tantomeno di essersi accorte del parto.
La ragazza, tra l’altro, ha partorito in casa; ecco perché gli inquirenti non sono convinti della versione delle due donne e sono pronti ad indagare con maggiore insistenza, con la polizia Scientifica a caccia di prove.
Il caso arriva pochi giorni dopo il ritrovamento di un altro neonato tra i rifiuti, vicino ad un cassonetto di rifiuti, a Ragusa.