I cittadini della zona rossa si preparano al secondo lockdown. Da mezzanotte chiusura totale della Lombardia per almeno 15 giorni.
Secondo il DPCM firmato qualche giorno fa da Giuseppe Conte, Presidente del Governo, da oggi 6 Novembre scattano le nuove misure restrittive. L’Italia è stata divisa in tre grandi macro aree, rosse, arancioni e gialle. A seconda della categoria in cui viene inserita, unna Regione sarà soggetta a determinate restrizioni. La Lombardia rientra nella zona rossa per cui i cittadini lombardi saranno costretti a un vero e proprio secondo lockdown. Teoricamente questo provvedimento dovrà durare circa 15 giorni, ma la situazione di emergenza è così imprevedibile che nulla è certo.
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Prefettura: ” Controlli a tappeto, ma senza posti di blocco”
Stando al DPCM le Regioni che rientrano nella zona rossa saranno sottoposte a un vero e proprio lockdown. Cosa è consentito e cosa no? I cittadini che fanno parte dell’area ad alto livello di rischio potranno spostarsi unicamente per compravate motivazioni di necessità, come salute, lavoro e spesa. Non ci sarà nessun posto di blocco, ma chiunque in auto o a piedi potrà essere fermato e dovrà mostrare l’autocertificazione.
Per quanto riguarda le attività commerciali, i negozi e i locali sono chiusi. Fanno eccezione supermercati, farmacie, alimentari, edicole, abbigliamento per bambini, ferramenta, parrucchieri, barbieri, ottici, erboristerie, benzinai. La scuola è in presenza soltanto per i nidi e la prima media, per il resto le attività didattiche verranno svolte a distanza mediante strumenti digitali. Tram, bus, metro e treni potranno essere riempiti al 50% della loro capienza originale. Attraverso apposite app, da scaricare sui cellulari, i cittadini possono vedere in tempo reale quanta disponibilità di posti a sedere c’è su un mezzo di trasporto pubblico.
I carabinieri possono fermare i cittadini in qualsiasi momento e verificare se un individuo è sottoposto alla quarantena mediante l’ATS.
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