Uno dei temi di maggiore attualità in tema di internet e navigazione è quello relativo alla privacy personale. Quali sono i siti che conoscono più informazioni? Come fare per non “farci spiare”?
Internet, siti, navigazione, cookies, autorizzazioni e consensi. Parole e termini che nell’epoca moderna del web spesso fanno risalire a un concetto unico e univoco, quello della privacy personale. Al giorno d’oggi infatti è praticamente impossibile navigare nel web, iscriversi a un social network o semplicemente raccogliere qualche informazione senza lasciare una traccia non solo del proprio passaggio, ma anche qualche dato che riguarda la nostra vita privata. Età, sesso, preferenze, località, in alcuni casi anche peso o altezza. Di fatto siamo costantemente monitorati e schedati, con le informazioni personali che finiscono in qualche archivio/server in chissà quale parte del mondo, pronte per essere vendute (per esempio) a qualche grande azienda per l’analisi del mercato.
Lo scandalo Analitica che ha colpito Facebook qualche anno fa ne è stato esemplificativo, ma il social di Zuckemberg non è ovviamente il solo che effettua questo tipo di analisi e “screening” personali. Ma quali sono i siti internet che conoscono le maggiori informazioni su di noi? Come possiamo difenderci da questo Grande Fratello virtuale?
Privacy su internet, come difenderci dai siti che ci spiano?
Una recente classifica ha svelato quali sono i siti che sanno più cose sugli utenti del web. Non a sorpresa c’è Facebook al primo posto (inevitabile, essendo tempestato anche di informazioni che noi stessi decidiamo di condividere e postare), seguito dall’altro social di proprietà di Zuckemberg, Instagram. Al terzo posto troviamo Tinder, la principale piattaforma di dating online. Non solo social network, in classifica troviamo anche Netflix (al 13esimo posto), Ryanair (17), Amazon (23) e Whatsapp al 46esimo posto.
Come fare per, se non evitare (impossibile), almeno limitare l’accesso alle nostre informazioni da parte di questi siti? Il primo “comandamento” è usare il brower giusto. Tra i vari Firefox pare essere il migliore: offre efficaci funzionalità di protezione della privacy e opzioni di personalizzazione dei dati condivisi. Volendo, anche l’utilizzo di browser differenti per ogni tipo di navigazione (social, acquisti, semplice navigazione) potrebbe essere una buona idea. Settare uno strumento anti tracciamento si rivelerebbe utile, così come un “blocco” degli annunci pubblicitari che potrebbero compromettere il viaggio nel web.
Infine, all’interno di un sito che ci invita ad accettare i cookies, sarebbe opportuno disabilitare quelli delle cosiddette “terze parti“, accettando solo quelli basic del sito stesso.
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