Covid, donne incinte a rischio: lo studio americano è spaventoso

Secondo il CDC americano le donne incinte sono un gruppo più a rischio di complicazioni legate al Covid: i risultati dello studio sono spaventosi.

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Covid in gravidanza, lo studio mette in mostra i rischi (Getty Images)

In tutto il mondo i ricercatori stanno studiando il nuovo coronavirus, che ha travolto il mondo intero costringendo i governi a varare misure senza precedenti. L’obiettivo delle ricerche, oltre a trovare una cura per il Covid e un vaccino, è anche quello di studiare il comportamento del virus. In particolare alcune ricerche del Center for Disease Control americano puntano a capire quali sono i principali fattori di rischio.

Uno studio del CDC ha messo in evidenza una realtà che ha spaventato molti. Secondo i dati infatti le donne incinte sono più a rischio di sviluppare complicazioni legate al Covid, nonché di finire in terapia intensiva e purtroppo di morire per la malattia. I ricercatori hanno preso in esame un campione di oltre 400mila donne, di età compresa tra i 15 e i 44 anni, che hanno sviluppato i sintomi della malattia da coronavirus: di queste 23.400 erano incinte.

I dati mostrano che le donne incinte che hanno richiesto cure ospedaliere sono il triplo di quelle non incinte. La percentuale infatti è dell’1,05% per le donne gravide, rispetto allo 0,39% del campione di controllo. I ricercatori hanno ottenuto dati simili anche prendendo in considerazione le donne che hanno avuto bisogno dell’intubazione o, nei casi più gravi, della circolazione extracorporea o ECMO.

Covid e donne incinte: perché crescono i rischi?

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Covid in gravidanza, lo studio mette in mostra i rischi (Getty Images)

La correlazione tra gravidanza e maggiori rischi di avere complicazioni legate al Covid ha attirato una grande attenzione tra i medici. Secondo gli esperti il motivo di questi risultati sarebbe nei cambiamenti fisiologici che subisce il corpo di una persona in gravidanza. In particolare il sistema immunitario cambia per evitare di attaccare il feto nell’utero come se fosse un corpo estraneo.

Secondo il CDC inoltre una donna incinta avrebbe già alcuni sintomi della malattia da coronavirus, come la trombosi – cioè la formazione di coaguli nel sangue. In questo caso la terapia più consigliata è l’assunzione di eparina, ma il rischio è che la placenta cominci a sanguinare mettendo in pericolo la vita del feto.

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