L’artista di fama internazionale Jago, ha rilasciato la sua ultima opera a Npoli, in piena Piazza Plebiscito. Un feto di marmo, incatenato, per portare all’attenzione le problematiche del lockdown: look down
“Pensiamo ai meno fortunati, incatenati alla loro povertà”. Così l’artista Jago ha descritto la sua ultima opera, rilasciata a Napoli, in piena Piazza Plebiscito. L’artista di fama internazionale, famoso e rinomato scultore, ha voluto con questa opera portare all’attenzione della gente i problemi che affliggono la società.
Un invito a “guardare in basso” (look down), per un abile gioco di parole, che ha sicuramente ottenuto il suo scopo. Secondo Jago, in un momento di difficoltà come questo, l’attenzione da parte di tutti dovrebbe andare ai più fragili, agli indifesi, incatenati (come la sua statua) al loro stato di povertà. L’opera d’arte in se, non è altro che un feto in marmo bianco, incatenato e sdraiato sul pavimento, ma è anche carica di significato
Jago rivela la sua nuova opera: Look Down in Piazza Plebiscito
E’ Homeless il nome del bimbo, senza tetto. Un nome semplice ma forte, per rendere ancor più l’idea del momento tragico, dal punto di vista sociale ed economico, che stiamo affrontando in tutto il mondo. Momento difficile che come sempre rischia di colpire le categorie più fragili della nostra società. Con questa scultura, l’artista originario di Frosinone, ha voluto portare l’attenzione ai più vulnerabili.
Non è la prima volta che il giovane scultore si interessa degli aspetti sociali con la sua arte. La scultura è comparsa nella mattinata di oggi, 5 novembre, all’alba, a Piazza Plebiscito. In un’intervista al Mattino, Jago ha spiegato la sua opera: “Bisogna guardare in basso – continua l’artista – ai problemi dei più vulnerabili, incatenati alla loro povertà”. Nel video pubblicato sul suo profilo Instagram, l’uomo ha condiviso con i suoi 100mila fan il momento dell’installazione dell’opera d’arte.