Le forze dell’ordine hanno denunciato un 76enne per occultamento di cadavere. L’uomo aveva conservato la salma della figlia morta suicida nella sua abitazione per settimane
Episodio particolare e macabro a Imola. I carabinieri della compagnia locale hanno denunciato un uomo di 76 anni per aver conservato il cadavere della figlia, morta suicida, per settimane nella sua abitazione. Il padre, dopo aver appreso la morte della figlia, una donna di 42 anni, ha dunque sistemato la salma nella vasca da bagno, avvolta in un telone di plastica e ben sigillata.
I militari sono giunti sul posto dopo la chiamata dello stesso padre, che avrebbe chiamato le forze dell’ordine con il goffo tentativo di inscenare il ritrovamento in modo casuale. Il 76enne avrebbe dunque chiamato i carabinieri perché, secondo la sua messa in scena, si era detto preoccupato per le condizioni della cugina. Donna che poi si è rivelata la figlia. Le forze dell’ordine una volta entrati nell’abitazione dell’uomo hanno trovato il cadavere in avanzato stato di decomposizione.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Imola (Bologna) hanno denunciato un uomo di 76 per occultamento di cadavere. L’uomo aveva conservato il corpo senza vita della figlia suicida nel suo appartamento, nella vasca da bagno, sigillandolo accuratamente. Alcuni dettagli hanno fatto capire inoltre ai militari che non si trattava di un delirio o di una mossa avventata.
Intanto il corpo era stato conservato con cura, il bagno inoltre era arieggiato con un ventilatore. Il padre avrebbe custodito il corpo per 40 giorni, prima di decidere di sua spontanea volontà di insenare il ritrovamento. Ancora non chiare le motivazioni che hanno spinto il 76enne a conservare il cadavere della figlia in casa. Nessun dubbio invece sulle cause della morte della figlia 42enne e sul giorno del decesso.