Uomo di 74 anni perde la vita dopo aver atteso per ore intere un’ambulanza con dei medici di soccorso a bordo: la vicenda
Non sapeva più che “pesci prendere”, alla fine ha pagato con la vita. Questa è la testimonianza agghiacciante del genero di un pizzaiolo del sud Italia, deceduto a causa delle indisponibilità dei soccorsi. Siamo nella Regione Campania e più precisamente nei pressi dello stabilimento ospedaliero principale della città di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.
La situazione Covid-19 nella zona tirrenica non è sicuramente tra le più gestibili, rispetto al resto delle regioni. La densità di popolazione che si registra tra le cinque province della Campania è tra le più alte d’Italia, insieme alla Lombardia. Per questo motivo, la seconda ondata del Covid-19 ha “picchiato” in maniera veemente anche sulle aree del vesuviano.
Stando agli ultimi dati epidemiologici, la regione amministrata dal Presidente, Vincenzo De Luca conta 2.861 nuovi casi di coronavirus, a fronte di oltre 15 mila temponi e mezzo. Una proporzione numerica pari quasi al 5% delle analisi sulla positività dei pazienti. Accanto al dato numerico dei contagi si accodano i 24 decessi, registrati alla fine dell’ennesima giornata senza respiro
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Covid-19, la vicenda dell’uomo che richiedeva una cura
Vi sarete domandati cosa c’entrasse il bilancio dei nuovi contagi e dei decessi, con la vicenda legata al mancato arrivo dei soccorsi, per il ricovero di un uomo? Ebbene, la causa della morte di un noto pizzaiolo della zona di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli è da attribuirsi a questi numeri.
I quasi 3.000 nuovi contagi sono sintomo di posti letto occupati, uno di quelli sottratti al 74enne campano, che richiedeva urgentemente un’ambulanza, a causa di un’ischemia cerebrale in dirittura d’arrivo. Il quotidiano de “La Repubblica” ha raccontato che a seguito di innumerevoli telefonate senza risposta, in attesa di un’ambulanza, l’uomo ha inviato i “rinforzi” di famiglia in ospedale per chiedere una vettura che lo soccorresse.
Solo allora è finalmente partita un’ambulanza dal nosocomio, adibito all’assistenza dei pazienti Covid, ma senza personale medico di bordo! I medici avevano fatto capire alla famiglia di Raimondo che tutti i mezzi di soccorso a disposizione erano occupati dai pazienti Covid
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Non c’è stato niente altro da fare che diagnosticare il decesso del noto pizzaiolo della zona. Da quel momento si è capito che in quella zona di provincia, non sarà più possibile o quasi richiedere cure al di fuori dell’emergenza sanitaria in atto