Lombardia, Liguria e Piemonte avanzano una nuova proposta al Governo. Tra le ipotesi una nuova fase che comprende lockdown locali.
Durante l’incontro con il Governo, i Presidenti di Lombardia, Liguria e Piemonte hanno avanzato una nuova proposta per limitare i contagi da Coronavirus e proteggere le fasce più deboli. Infatti, stando a quanto viene riportato, è stato chiesto di adottare misure restrittive per gli over 70 limitando i loro spostamenti. Giovanni Toti, Governatore della Liguria, ha dichiarato che bisogna iniziare a ragionare per categorie. Con l’Italia che continua a lavorare e produrre, non si può pensare di vietare gli spostamenti tra regioni. Toti sostiene che è necessario adottare provvedimenti in grado di “assumere medici anche non specializzati, infermieri anche prima che finiscano il percorso di studi”. Un’altra delle ipotesi scartate è un eventuale lockdown locale. Infatti, i Governatori del centrodestra sono concordi nel sostenere che questo tipo di intervento sia eccessivo, ma urge proteggere le fasce più deboli.
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Attilio Fontana: “Il lockdown? Deve essere nazionale o nulla”
Attilio Fontana, Governatore della Lombardia, ha annunciato che se mai ci dovesse essere un secondo lockdown, dovrà essere nazionale e non territoriale. Infatti, sostiene che l’unica reale misura davvero efficace sia stata il lockdown. Tuttavia non è auspicabile un tipo di chiusura generale a livello locale, in quanto se si fermasse Milano, si fermerebbe di conseguenza tutta la Lombardia. Alcune delle proposte di Fontana sono state allungare il coprifuoco e proteggere maggiormente le fasce più deboli come gli over 70. Il Governatore ha dichiarato, inoltre, che i cittadini stanno soffrendo molto durante questo periodo di crisi e se il Governo non riesce a dare garanzie, loro non saranno più disposti a seguire le direttive come in passato.
Stando a quanto riportato l’Ansa, Antonio Decaro, presidente dell’Anci, ha avanzato una nuova proposta. Si chiede la chiusura dei negozi duranti i weekend. Questa decisione risiede nel fatto che si tratta si giorni in cui c’è maggiore affluenza e dunque bisogna cercare di limitare gli assembramenti.
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