A Lione ferito all’addome da colpi di fucile un prete ortodosso greco. Tutte le piste sono vagliate dalla polizia francese, compreso l’attacco terroristico
Un prete ortodosso è stato ferito da colpi di arma da fuoco. Continua l’onda di terrore continua in Francia; dopo l’attentato di qualche giorno fa da parte di un ragazzo tunisino nella chiesa di Notre Dame di Nizza, stavolta è Lione la città finita nel mirino.
Un sacerdote greco di 52 anni è stato colpito da colpi di arma da fuoco – un fucile per la precisione – in pieno centro, nel settimo arrondissement, nei pressi di una chiesa ortodossa greca. L’uomo, medicato prontamente sul posto, è stato trasportato in ospedale subito dopo. Non sarebbe in pericolo di vita, sebbene la prognosi sia riservata.
Il prelato, come spiega la televisione Bfm, sarebbe stato colpito all’addome mentre stava chiudendo la chiesa ma era sul punto di lasciare la diocesi dopo gli otto anni di mandato che si sarebbero conclusi a breve. Via dalla chiesa e dall’appartamento in cui viveva con la moglie ed i figli. E proprio con la consorte pare che avesse qualche problema.
Padre Nikos, due anni fa, era stato accusato da Jean-Michel Dhimoila, ex monaco ortodosso, di molestie sessuali ed appropriazione indebita. Accuse, però, mai suffragate da prove tant’è che Padre Nikos sporse querela per diffamazione e vinse la causa.
La polizia di Lione, intanto, tiene aperte tutte le piste come ha spiegato anche il primo cittadino; al momento non è ancora scattato l’allarme terrorismo; lo si evince anche dalle indagini ancora affidate alla sezione anticrimine della polizia di Lione e non all’antiterrorismo di Parigi.
Ciò nonostante, al ministero dell’Interno si sta seguendo da vicino la situazione. Il prete ortodosso, intanto, agli inquirenti avrebbe detto di non conoscere la sua vittima.
Ed un sospettato è già stato fermato; l’uomo arrestato dalla polizia corrisponderebbe a quanto affermato dai testimoni presenti sul luogo. Al momento, sono in corso le verifiche e gli interrogatori di rito.