Ennesima chiamata truffa riguardante il covid. Si faceva mandare dei soldi per presunti ricoveri, fingendosi un operatore del 118: arrestata una 20enne
Ancora una chiamata truffa riguardante il covid a Genova. Questa volta l’inganno riguarda alcune chiamate a persone anziane, che venivano informate di presunti ricoveri dei figli. Ad avvertire le autorità, una donna di 73 anni, che si è insospettita visto il format della truffa, non avendo figli. “Suo figlio è ricoverato – esordiva il truffatore – ci servono soldi per curarlo”.
Con questo copione, una ragazza di soli 20 anni, è riuscita a raggiare diversi anziani a Genova, prima di essere beccata. L’allarme dopo che la donna aveva sentito dire a un’altra signora di aver ricevuto una telefonata simile e sospetta. La polizia è riuscita ad arrestare i truffatori grazie soprattutto all’aiuto della 73enne, che ha condotto le operazioni insieme alle forze dell’ordine, fissando l’appuntamento per la consegna del denaro e sottostando alle richieste dei truffatori mentre la polizia era in ascolto.
Chiamata truffa covid: fermata con 5mila euro in contanti
Un’altra chiamata truffa covid, questa volta a Genova. La truffatrice, una ragazza di 20 anni, era riuscita ad estorcere una grossa somma di denaro ad alcuni anziani, con la scusa di un presunto ricovero dei figli in ospedale causa covid. “Suo figlio è ricoverato, ma servono soldi”, con questo format la ragazza raggirava i poveri malcapitati. La donna era riuscita ad estorcere migliaia di euro a un’anziana di Campomorone, fingendo un incidente in cui era stato coinvolto il figlio.
La 73enne che ha smascherato la truffa ha invece collaborato con la polizia, dopo essersi accorta che qualcosa non andava, visto che lei non ha alcun figlio. La donna ha, insieme alle forze dell’ordine, contribuito all’arresto dei malviventi mettendosi in contatto con la ragazza per lo scambio di denaro. La polizia, che ha seguito l’operazione a distanza, è intervenuta fermando la polacca 20enne, con 5mila euro in contanti nell’intimo.