Il Prof. Galli non sarà più in tv: “Scelta necessaria”

Nel bel mezzo della seconda ondata da Covid c’è chi combatte le sue battaglie in tv o sui social e chi invece decide di dedicarsi in tutto e per tutto a combattere il virus. Il prof. Galli esce di scena.

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Covid-19 (Fonte GettyImages)

Ha fatto discutere nei giorni scorsi il botta e risposta a distanza, e indiretto, tra Cristiano Ronaldo e il prof. Burioni. Il portoghese, risultato ancora positivo al Covid, aveva espresso tutto il suo rammarico sui social lasciandosi andare a un inequivocabile “Il test è una cazzata“. Uscita che non è andata giù allo stesso Burioni, che su twitter aveva ironizzato con molto sarcasmo sul campione portoghese e la sua battuta fuori luogo.

È intervenuto nella vicenda il giornalista Gabriele Parpiglia che, su Instagram, ha detto la sua attaccando il medico, affermando come ormai Burioni passasse più tempo in tv o sui social piuttosto che in prima linea per combattere il Covid. In tutto ciò il prof. Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, ha preso la sua decisione: basta televisione e interviste.

Covid, il prof. Galli si prende una pausa dalla tv: “Non ho tempo”

Non ho tempo” ha dichiarato pubblicamente il primario del Sacco di Milano in un post su Twitter. Il medico dice basta a interviste e ispirate in televisione: concentrazione massima sulla lotta al Covid. L’obiettivo è non sacrificare più tempo al suo dovere da medico e, da lunedì 2 novembre, per almeno una settimana non lo vedremo più in televisione. Come scrive direttamente lui: “Dovrò declinare gli inviti a partecipare a trasmissioni televisive per almeno una settimana”.

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Covid-19 (Fonte GettyImages)

La questione sanitaria a Milano in particolare rimane piuttosto preoccupante e l’ospedale Sacco è una delle strutture maggiormente colpite dall’emergenza, con i molti pazienti ricoverati, tanti dei quali in terapia intensiva. Lo stesso Galli ha ammesso come nella struttura in cui lavora la situazione sia piuttosto pesante, in continuo peggioramento giorno dopo giorno come rivelano anche i numeri che quotidianamente arrivano da Milano.

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