Maradona 60: luci e ombre. Dal gol de secolo all’oblio

Diego Maradona 60: storia del più grande calciatore di tutti i tempi, diviso tra una carriera sfavillante e gli eccessi che l’hanno portato ad un passo dalla morte

Diego Maradona
Diego Maradona (Getty Images)

Sessant’anni fa, a Baires, in Argentina, nasceva Diego Armando Maradona. In un barrìo tra i più poveri dell’intero Paese un ragazzino riccioluto non sapeva ancora di essere stato scelto per riscrivere le pagine più belle del gioco del calcio.

Ha iniziato a giocare a calcio forse prim’ancora di camminare ed il suo talento cristallino è stato messo in evidenza fin dai primi momenti. “Il mio obiettivo è vincere il Mondiale con l’Argentina” diceva a 14 anni Diego e riuscì a centrarlo nel 1986, in Messico.

E proprio in quell’occasione realizzò quello poi definito il “gol del Secolo“. Nella gara contro l’Inghilterra, quarti di finale della manifestazione, partì da centrocampo, saltò sei avversari in dribbling, portiere annesso, per depositare in rete.

Una partita entrata nella storia anche per il gol di mano, la “Mano de Dios“, per una rivincita sul campo dei sudamericani dopo la tensione proprio con gli inglesi per le Isole Malvinas (o Falkland), contese dai due Stati. Amico di Fidel Castro – proprio a Cuba iniziò la sua disintossicazione – Maradona è sempre stato rivoluzionario.

Nella sua vita non ha mai avuto paura di inimicarsi qualsiasi potente, sportivo o politico che sia. Criticò gli Stati Uniti per la politica nei confronti di Cuba e l’embargo, attaccò la Fifa per le regole del mondo del calcio. Anche per questo è stato più volte emarginato, allontanato dai “poteri forti” ma è sempre riuscito a far emergere la sua opinione.

Maradona 60: Gli anni di Napoli

Diego Maradona
Diego Maradona (Getty Images)

L’Argentinos Juniors, il trasferimento a Barcellona per la sua prima esperienza europea. Fu però a Napoli che diventò una divinità. Il trasferimento nel 1984 in cambio di 10 miliardi di lire, con fidejussione del Banco di Napoli ed un contratto depositato addirittura in ritardo dall’allora Presidente Ferlaino e la città partenopea ebbe il suo Messia.

Sette anni di vittorie, sette anni che hanno portato una squadra – il Napoli – sul tetto d’Italia e d’Europa, con due scudetti ed una Coppa Uefa vinti, traguardi mai raggiunti dal club. La squadra giocava accanto a Diego ed il 10, diventato ben presto capitano, è stato il faro della rivincita anche sociale del Sud nei confronti del Nord.

Un settennato in cui ha vissuto da Re ed ancora oggi Diego Maradona, per i napoletani, è una divinità, ad oltre 30 anni dal suo addio. Con la maglia azzurra indosso rifiutò la Juventus ed un assegno in bianco di Agnelli; decise di non tradire un popolo perché, in fondo, era cosciente di essere il Masaniello 2.0.

Maradona: Gli eccessi e l’oblio

Diego Maradona
Diego Maradona (Getty Images)

Due volte vicino alla morte per overdose, la cocaina è stata l’altra faccia della medaglia nella vita di Maradona. Si avvicinò alla droga mentre recuperava da un terribile infortunio alla caviglia ai tempi di Barcellona ed a Napoli continuò, con tanti amicizie sbagliate che di certo non aiutarono.

E la droga gli ha tagliato anche la carriera, che avrebbe potuto essere certamente più lunga; gli ultimi anni da calciatore lo hanno visto arrancare, fin troppo, una pena per chi negli occhi aveva le sue giocate illuminanti. Maradona ha vissuto di eccessi; non solo cocaina, ma anche donne e lusso.

Due figlie avute dal matrimonio con Claudia Villafane, uno – Diego Jr peraltro riconosciuto in tarda età – da una relazione extraconiugale con Cristiana Sinagra a Napoli, ma anche Diego Fernando, Ojeda e Jana avuti tutti da donne diverse.

Tante le curiosità legate a Diego ed un aneddoto che ben spiega che tipo di uomo estroso fosse. Acquistò una Ferrari ma la volle nera. Il problema? Fino a quel momento, la casa di Maranello aveva prodotto auto solo rosse o gialle. Si mosse in prima persona l’allora presidente Ferlaino per far avere a Diego la sua Ferrari nera.

Auguri Diego Maradona 60 anni oggi: altri 100 di questi giorni.

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