Non c’è pace nello scontro tra Regioni e Governo: nelle ultime ore duro attacco di De Luca a Conte, attraverso una lettera postata sul profilo personale di Facebook. Volano parole grosse.
È scontro su tutto, sia in piazza che tra Governo e Regioni. Con la Francia che si è totalmente chiusa, con un lockdown previsto fino, almeno, al 1 dicembre, la Germania che propone un lockdown light e la Spagna che nelle prossime ore farà lo stesso, l’Italia non dorme sogni tranquilli, tutt’altro.
Nelle ultime ore, però, invece di accomunarsi nel dolore e nell’azione nazionale, sembrerebbero uscire i primi problemi tra il Governo guidato da Giuseppe Conte e i vari presidenti delle regioni d’Italia. Zaia, governatore del Veneto, ha dichiarato che non vuole mettere becco contro l’azione governativa, ma non capisce la chiusura di alcuni scompartimenti produttivi dove il virus non circolava. Nelle ultime ore, poi, è arrivato l’attacco, quasi a sorpresa, dello “sceriffo” De Luca, il governatore della Campania. Quest’ultima ha usato il profilo social di Facebook per parlare, o meglio attaccare, direttamente il Presidente del Consiglio.
De Luca sceriffo anche su Facebook: il tag è tutto per Giuseppe Conte (niente di buono)
Animi troppo caldi già di loro. La tensione è a mille e nelle prossime settimane se la curva epidemiologica non dovrebbe abbassarsi rischiamo, anche in Italia, un lockdown totale che metterebbe il Paese in ginocchio, come spesso ha ripetuto il Presidente del Consiglio.
Nelle ultime ore, però, proprio Giuseppe Conte è stato oggetto di un attacco improvviso del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Quest’ultimo ha usato il profilo personale di Facebook per parlare al premier, chiedendo un intervento socio-economico nel breve tempo, senza balbettare più di tanto. All’inizio della lettera De Luca ha parlato anche delle ingiurie e delle infamie che la Regione Campania avrebbe preso da qualche tempo a questa parte, mai tutelata dal Governo. Insomma, gli animi si scaldano, e questo teatrino da social non fa altro che alimentare le fiamme di un fuoco già da tempo divampato e pronto a far danni.