Un giovane che per una vita intera si credeva stesse studiando per laurea il giorno prima del verdetto uccide tutta la sua famiglia: una gesto folle, per una strage altrettanto folle.
Di gesti folli, purtroppo, il mondo ne è pieno. Non ci stupiamo più di nulla. O meglio: dovremmo iniziarlo a farlo di nuovo, perché alcuni gesti, oltre che la condanna meritano una riflessione molto più profonda e accurata, che non può e non deve essere presa superficialmente, ma trattata con i giusti mezzi.
Il gesto di oggi, più che folle per una strage altrettanto “fuori contro”, vede protagonista un ragazzo che il giorni prima della laurea decide di uccidere l’intera famiglia che aspettava con gioia ed entusiasmo lo svolgersi dell’esito finale e i rispettivi festeggiamenti. Il giovane, che studiava in Canada, portava avanti il piano da una vita intera. Un piano diabolico portato a termine con precisione. Per poi lasciare un ultimo e sconvolgente messaggio.
Menhaz Zaman, originario di Markham, studiava in Canada ed era pronto a laurearsi. O meglio, tutti pensavano che fosse arrivato il fatidico momento. E invece no. Dopo i primi sei mesi di studio, il ragazzo continuava a prendere dei pessimi voti fino ad arrivare a deprimere e decidere di lasciare tutto. Purtroppo non l’ha fatto. Anzi, ha continuato a mentire spendendo i soldi destinati allo studio e alla sua formazione, dentro i centro commerciali e ai videogiochi. In più aveva un piano: sterminare la famiglia prima del dovuto.
Una vicenda davvero cruda, che purtroppo è stata portata a termine. Il giorno prima del verdetto, riunitasi tutta la famiglia, Manhaz ha dapprima ucciso la nonna e la mamma, per poi aspettare l’entrata in casa del padre e la sorella, colpiti con un piede di porco, per poi sgozzandoli. Una strage a tutti gli effetti conclusasi con un messaggio: “Mi dispiace aver fatto male a tutte le persone che conoscevano la mia famiglia. Sono una specie di subumano”. Il ragazzo, a novembre, quasi sicuramente verrà condannato a 40 anni di carcere senza libertà condizionale.