Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York e uno degli avvocati di Trump, nella bufera dopo l’uscita su Amazon Prime di Borat 2. Cosa è successo?
Era uno dei film più attesi di questa seconda parte di 2020 e l’uscita di Borat 2 non ha tradito le aspettative. 14 anni dopo il primo film in cui Sasha Baron Cohen ha interpretato il bizzarro giornalista kazako, l’attore torna a vestire i panni del personaggio per un secondo viaggio negli Stati Uniti. L’occasione da non perdersi? Le elezioni presidenziali del 2020. Borat si reca nel Paese a stelle e strisce per “omaggiare” un esponente repubblicano di un particolare dono: sua figlia 15enne, a segno di un insolito rapporto di alleanza tra gli USA e il Kazakistan.
Il tutto ovviamente in chiave ironica e parodistica, con la grande satira di Cohen contro una precisa parte della società americana che emerge praticamente in ogni scena della pellicola. Dopo l’uscita del film, disponibile da due giorni su Prime Video, una vera e propria bufera si è abbattuta su Rudi Giuliani. L’ex sindaco di NY, infatti, sembrava essere ben disposto a finire a letto con la ragazza minorenne.
Dalle scene del film infatti si vede come l’esponente repubblicano e alleato di Trump sia a letto, con una mano dei pantaloni, mentre attende la giovane che, per l’occasione, si era finta una giornalista che voleva intervistarlo. L’intervento di Cohen/Borat ha fatto saltare il presunto “incontro” che, Giuliani, ha definito montato ad arte. In un tweet il legale di Trump infatti ha spiegato la dinamica della vicenda, e a sua detta il suo gesto del rimettersi la camicia nei pantaloni sarebbe stato volutamente frainteso.
Intanto una vera e propria bufera si è abbattuta sul politico e avvocato che ha già dichiarato querelerà il film e la sua produzione. Intanto Baron Cohen, sempre nei panni di Borat, è voluto intervenire nella vicenda in un video in cui cerca di “placare” la situazione sostenendo che si trattativa di una scena in cui: “un anziano consenziente era disposto ad andare a letto con una giovane“.