Il regista Gabriele Muccino gira un cortometraggio per promuovere la Calabria: spot duramente criticato dopo il lavoro svolto
Prima della sua scomparsa, Jole Santelli, Presidente della Regione Calabria, commissiona a Gabriele Muccino un cortometraggio per promuovere i valori della Calabria. Lo spot viene presentato alla Festa del Cinema di Roma, dove però piovono le critiche per il regista. A rispondere alle critiche ricevute è l’autore stesso del corto, che ai microfoni di ‘Adkronos’, ci tiene a specificare che quello assegnatogli dalla Santelli è un viaggio d’amore e non un reportage. Poi continua affermando che il suo è un cortometraggio che attraverso l’emozione invita la gente a visitare il luogo. Infine arrivano le spiegazioni molto più tecniche per rispondere ai tanti attacchi. Dunque il corto con protagonisti Raoul Bova e Rocio Morales subisce molti attacchi inaspettati.
A Gabriele Muccino viene affidato da Jole Santelli il cortometraggio per promuovere le bellezze della Calabria, però duramente criticato alla Festa del Cinema di Roma. Il regista risponde agli attacchi prima dichiarando che chi attacca l’asinello, la coppola o i vestiti usati, lo fa senza sapere la verità, solamente per attaccare il suo operato. Inoltre, specifica che il corto dura otto minuti e che in questo tempo ristretto o emoziona il pubblico o fa l’Alberto Angela, senza che che ne sia bisogno. Poi prosegue dicendo che crede di aver fatto bene e che lo scopo del suo operato sia quello di far venire voglia di visitare la Calabria. Infine decide di accettare in parte le critiche, dichiarando che nel suo lavoro c’è a chi le sue opere piacciono ed a chi no. Vedremo se seguiranno gli attacchi o se con il tempo l’opera verrà apprezzata.