In Russia una madre ha ucciso la bambina di tre anni a martellate, dopo aver ingerito antidepressivi, e ha tentato il suicidio.
Ci troviamo a Kirovgrad, in Russia, dove si è consumata l’ennesima tragedia familiare. L’ennesimo omicidio di un bambino, vittima innocente della furia della mamma. Si tratta di Natalia Petunina, una donna e mamma di una bambina di soli 3 anni. E’ proprio sulla figlia che la donna si è scagliata massacrandola e ponendo fine alla sua vita. La donna l’avrebbe uccisa a martellate. Ad accorgersi dell’accaduto è stato il marito di Natala e papà della bambina, Vladimir.
Vladmir di rientro dal lavoro ha trovato la figlia in una pozza di sangue e la moglie agonizzante a terra. I soccorsi sono subito intervenuti ed hanno cercato di rianimare la donna, per la bambina oramai non c’era più nulla da fare. Natalia ora è ricoverata in ospedale in gravi condizioni, controllata dalla polizia rischia quasi 20 anni di carcere.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>> Incidente mortale in scooter, coinvolto un consigliere regionale
Una madre assume antidepressivi e massacra la bambina di 3 anni
Natalia Petunina era sotto cura di antidepressivi, ma dagli esami tossicologici è risultato che quel giorno aveva ingerito una quantità superiore a quella che le era stata prescritta. Questo avrebbe causato la furia con la quale si è scagliata contro la sua piccola ed innocente bambina di solo 3 anni. La donna ora è ricoverata in condizioni gravi in ospedale e rischia una condanna di 20 anni.
Per la piccola non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo. Ora le indagini sono in corso, anche se le dinamiche sono abbastanza chiare. La donna sotto una dose troppo alta di antidepressivi si sarebbe scagliata a colpi di martellate sulla figlia e poi avrebbe tentato il suicidio. A scoprire la vicenda è stato il marito che ha trovato la donna per terra priva di sensi e la figlia in una pozza di sangue.