Vincenzo Spadafora, il ministro dello sport, è assolutamente contrario alla chiusura delle palestre. Si rispettano rigorosamente i protocolli per contrastare il covid.
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è contrario alla chiusura di palestre, campi e piscine. Lo sport è un diritto e già moltissimi giovani stanno soffrendo le conseguenze negative sul loro umore dovuto alla mancanza si sport e tempo libero. Il ministro ha poi precisato che nelle palestre i protocolli contro il coronavirus vengono rigorosamente rispettati. Le palestre, per il ministro, sarebbero molto più sicure di ristoranti pub e della movida notturna.
E’ un periodo difficile per tutta la popolazione italiana, ci troviamo di fronte ad un nuovo e possibile lockdown che tutti vogliamo scongiurare. Piano piano i nuovi dcpm stanno aggiungendo restrizioni sempre più limitanti e memori di quello che è successo a marzo, di teme una chiusura “temporanea” delle attività.
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Il ministro dello Sport, Sapadafora, si è espresso in merito alla possibile chiusura delle palestre. Il nuovo dcpm ha bloccato lo sport amatoriale, non quello di base e per il ministro questo è una grande vittoria perché vuol dire essere riusciti a garantire almeno l’allenamento individuale. Lo sport è un’attività “vitale” per i ragazzi che potranno avere delle gravi conseguenze se ne venissero privati.
Inoltre Spadafora ha anche affermato che da recenti controlli del Nas, c’è un rigoroso rispetto nelle norme all’interno delle palestre. Il ministro chiede una parità di trattamento tra i ristoranti e le palestre. Continua dicendo che secondo il Cts è più rischioso mangiare in un ristorante in sei e senza mascherina, per questo aggiunge se si arrivasse a chiudere i ristoranti allora si chiuderanno anche le palestre. Ma fino ad allora chiede che le due cose vengano trattate allo stesso modo.