Scandalo nella Royal Navy: a bordo di un sottomarino l’equipaggio organizzava festini erotici con droga e alcool.
La Royal Navy, cioè la Marina Militare del Regno Unito, rischia un nuovo grandissimo scandalo. Nei giorni scorsi infatti il vicecomandante del sottomarino nucleare HMS Vigilant, Ben Louw, ha fatto rientro alla base di Kings Bay in Georgia visibilmente ubriaco. Il sottomarino al momento si trova in manutenzione, ma a bordo si trovano ben 16 testate atomiche: ciascuna di queste ha un potenziale esplosivo 30 volte superiore a Little Boy, la bomba atomica di Hiroshima.
I colleghi del vicecomandante Louw hanno immediatamente fatto rapporto ai superiori, che lo hanno giudicato “inadatto” e l’hanno trasferito immediatamente a Falsane in Scozia. La gestione di un sottomarino nucleare infatti è una questione di vitale importanza, e sarebbe bastato davvero poco a produrre un disastro dalle conseguenze inimmaginabili.
La notizia arriva a meno di una settimana da un’altra vicenda che riguardava sempre il sottomarino HMS Vigilant. Negli scorsi giorni infatti, secondo quanto riportato da Business Insider, oltre 30 membri dell’equipaggio sono risultati positivi al coronavirus. Di questi un numero imprecisato ha sviluppato la malattia.
Non è la prima volta che il sottomarino HMS Vigilant, parte del programma di deterrenza nucleare della Marina Militare di Sua Maestà, finisce coinvolto in uno scandalo. Nel 2017 infatti alcuni ufficiali hanno violato il codice deontologico della Marina, imbarazzando l’intero corpo militare.
Nell’ottobre 2017 il capitano del sottomarino, il terzo della classe Vanguard in dotazione all’esercito britannico, è stato sollevato dall’incarico per violazione del codice di comportamento. L’uomo infatti aveva avuto rapporti sessuali con una donna che era membro del suo equipaggio sul sottomarino.
Poche settimane dopo un nuovo scandalo aveva travolto la reputazione del sottomarino. I risultati del test infatti avevano messo in evidenza il consumo di cocaina da parte dei marinai, portando al loro immediato licenziamento. Anche per questo motivo il comando della Marina militare britannica ha aperto una nuova inchiesta sul comportamento del vicecomandante Louw.