L’emergenza Covid è tornata prepotente e dopo l’incubo della scorsa primavera ci si prepara a nuove stringenti norme e strette sulla vita di tutti i giorni. Torna l’autocertificazione.
I ricordi della scorsa primavera sono ancora molto vivi in tutti noi. Quasi tre mesi di fila passati in casa, in isolamento, senza poter vedere parenti o amici, sacrificando per una causa comune la vita come l’avevamo conosciuta fino a pochi giorni prima. Abbiamo imparato a convivere con molti termini non proprio di uso comune: da lockdown a quarantena, passando per autocertificazione. Proprio quest’ultimo è stato una costante durante tutto il periodo di isolamento forzato, con le varie versioni diffuse dal Governo che andavano stampate e compilate per uscire di casa.
Ora, di fronte a questa seconda ondata, l’emergenza torna in modo prepotente. Oggi Conte ha parlato di possibili mini lockdown localizzati nelle zone più a rischio, mentre Lombardia e Campania (due tra le due regioni più colpite) stanno optando per la sospensione di tutte le attività dalle 23 alle 5 del mattino, per evitare assembramenti. Proprio in Lombardia torna anche l’autocertificazione per uscire di casa.
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In tutta la regione quindi ritorna il modulo che va compilato e firmato per uscire di casa. Dopo aver istituito il “coprifuoco” dalle 23 alle 5 di mattina (annunciato a Milano dal sindaco Beppe Sala), è stato stabilito che in questa specifica fascia d’orario si potrà andare in giro solo per motivi di lavoro o comprovata urgenza. E, appunto, il tutto va dimostrato esibendo l’autocertificazione che ne attesti la necessità. Lo stesso Beppe Sala ha descritto, in un video, le modalità e i casi in cui serve il modulo firmato dai cittadini.
Oggi sono attese anche le linee guida dal Viminale che dovrà informare i prefetti. Nel weekend, inoltre, è stato indetto lo stop agli acquisti nella media e grande distribuzione, ad esclusione dei generi alimentari.