Nonostante l’emergenza coronavirus fervono i preparativi per il prossimo Festival di Sanremo 2021 che si annuncia ricco di novità. Secondo alcune indiscrezioni la prima novità riguarda il numero dei big che sarà inferiore rispetto a quello della scorsa edizione, si parla infatti di 20 big contro i 24 del Sanremo 2020.
Nella seconda settimana di dicembre verranno svelati i nomi dei cantanti in gara ma già qualche nome è iniziato a circolare in rete e nell’ambiente, dove i bene informati parlano della partecipazione di Elodie, di Ermal Meta, di Tommaso Paradiso e di Gaia Gozzi di Amici.
Un’altra novità riguarda l’esibizione del giovedì sera che l’anno scorso ha visto i big cimentarsi in una canzone sanremese del passato invece durante la prossima edizione potranno scegliere una canzone famosa ma non legata al Festival. La kermesse del 2021 prevede un ritorno al televoto nelle prime due serate. Ad intrattenere gli ospiti in teatro e a casa ci saranno Amadeus e Fiorello mentre continuano le incertezze sulle presenze femminili, infatti ai nomi di Vanessa Incontrada e di Paola Cortellesi si è aggiunto anche quello della fashion blogger Chiara Ferragni.
Uno sguardo al passato
Il Festival di Sanremo ha vissuto momenti di bassa e alta popolarità legati non solo agli artisti che si sono avvicendati sul palco ma anche a momenti storici e culturali vissuti da un’Italia che è passata dalla guerra al boom degli anni sessanta fino ad arrivare alla crisi odierna ma, in mezzo a tutti questi cambiamenti epocali, il Festival è rimasto un punto fermo, un appuntamento fisso con un vecchio amico di famiglia al quale nessuno può mancare.
La manifestazione canora degli esordi ha visto cantanti come Nilla Pizzi e Claudio Villa esibirsi nel salone delle feste del casinò Municipale di Sanremo, un contesto lontano anni luce da quello del moderno Voglia di Vincere Casinò online che a distanza riesce a creare la magia di un’atmosfera reale. Le esibizioni avevano luogo via radio davanti ad un pubblico ridotto, composto da poca gente seduta intorno ai tavolinetti del bar a consumare un pasto frugale o un caffè.
Il Festival di Sanremo come un fenomeno di costume
“Sono solo canzonette?”, no, in questi 70 anni di onorata carriera il Festival della canzone italiana non si è limitato a diffondere nell’etere motivetti più o meno impegnativi ma è diventato un vero e proprio fenomeno di costume. Con l’avvento della televisione il Festival iniziò ad acquisire sempre più importanza perchè finalmente il pubblico da casa riuscì a dare un volto alle voci che sentiva alla radio.
Il Festival influenzò la moda del tempo basti pensare ai baffetti alla Modugno oppure al ciuffo di Little Tony tanto imitato dai giovani rockettari. Che dire dei vestiti e delle acconciature delle grandi cantanti come Mina, Rita Pavone e Gigliola Cinquetti? Imitatissime anche loro da tante ragazze che vedevano nei loro idoli un modello di emancipazione femminile. Anche nel terzo millennio il Festival detta tendenza continuando ad ispirare l’outfit dei giovani