Nel corso della nostra vita possono sopraggiungere degli “odori fantasma”: se persistono una visita dal nostro medico è l’ideale per capirne la vera e stretta motivazione.
Nella vita di tutti i giorni, grazie anche ai vari spostamenti che compiamo (in era Covid un po’ di meno), siamo abituati a immergerci in diversi odori tra loro. Tra la strada, gli uffici, la casa, le abitazioni di amici, il nostro sistema olfattivo è in continua sollecitazione. Insomma, il nostro naso è sempre “in allerta”.
Poi, può capitare di annusare odori che non sono presenti nell’aria. Più li annusiamo, più loro non esistono. A questo punto, se li sentiamo solo noi, potrebbe esserci un vero problema di fondo. Sono i cosiddetti odori fantasma e se perdurano nel tempo bisogna avere il “coraggio” di rivolgersi ad un medico competente e capire perché capitano proprio a noi. Dietro potrebbe aprirsi un mondo, e spesso, non è dei migliori.
Gli odori fantasma possono nascondere gravi disturbi al cervello
Appena sentiamo, nell’aria, qualcosa di diverso e capita solo noi, dobbiamo iniziare a tenere la situazione sotto controllo. Potrebbero essere degli odori fantasma. Alcune volte possono essere sgradevoli, altre di meno, ma pur sempre pericolosi. In questo caso si soffre di cacosmia soggettiva. Non c’è un vero odore eppure esso arriva alle nostre narici. La percezione, però, non ha alcuno stimolo che viene dall’esterno.
A “causare” questo disturbo è proprio il nostro cervello e le nostre terminazioni nervose. Fattori che determinano il sentire di questi odori. Un altro aspetto di questo “strano sentire” è la fantosmia, che spesso ha origine psichica ed è legata, anch’essa, al cervello. Possono soffrirne i pazienti epilettici dopo una crisi. Altra categoria che sviluppa questo “tradimento” delle narici è rappresentata da coloro che son stati punti da una zecca e hanno sviluppato un’encefalite. Insomma, gli odori fantasma potrebbero portare delle complicazioni in essere. Appena li sentite ed essi continuano a essere presenti nel tempo dovete rivolgervi al vostro medico. Una visita è l’ideale.