Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampe per aggiornare sull’andamento dei lavori durante la seconda giornata del Consiglio Europeo.
Giuseppe Conte è intervenuto ai microfoni della stampa per aggiornare sui lavori in corso durante la seconda giornata del Consiglio Europeo. Il presidente del Consiglio ci ha tenuto a fare il punto su quanto sta accadendo a Bruxelles. E’ un momento molto importante per l’Europa che deve discutere di molti tempi importanti, tra cui la pandemia, la Brexit, i cambiamenti climatici e le relazioni estere dell’UE.
Conte ha voluto fare un rapido aggiornamento sulla prima giornata del Consiglio Europeo. Il primo punto su cui hanno discusso è la Brexit, i capi di stato stanno lavorando per ottenere un accordo che sia “risolutivi in termini positivi o negativi”, anche se il presidente del Consiglio scongiura ovviamente qualsiasi esito negativo dell’accorso. Ha parlato di tempi molto stretti, stiamo sulle due settimane, per poter arrivare ad un accordo che sia efficiente, non si vuole “raggiungere un accordo ad ogni costo” sono le parole di Giuseppe Conte.
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Riunioni periodiche per gestire l’emergenza Covid-VIDEO
Si sta svolgendo in queste ore la seconda giornata di lavori del Consiglio Europeo, ieri si sono già toccati diversi punti nell’agenda e oggi si continua a discutere sulle tematiche più importanti. Tra queste c’è la gestione della pandemia. Tutti gli stati membri dell’UE stanno soffrendo la nuova risalita dei contagi ed hanno già applicati misure restrittivi più rigide.
Il presidente Conte ha parlato della possibilità di fare videoconferenze periodiche. Riunioni dove gli stati membri dell’UE possano confrontarsi e aggiornarsi in merito all’andamento della pandemia. Si discuterebbe insieme dei test, i vaccini, le terapie, controlli e misure restrittive attuate dai paesi europei. Secondo Giuseppe Conte il Consiglio Europeo “è stata un’occasione utile per scambiare le informazioni, rinnovare un coordinamento”
Infine si è parlato anche di cambiamenti climatici, il presidente non ha nascosto la difficoltà di alcuni paesi nel raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati ovvero la ridurre le emissione del 55% come aveva annunciato la presidente della Commissione von der Leyen.