Un accordo storico sarebbe stato siglato tra Usa e Russia nel corso delle ultime ore: al centro del dibattito c’è il discorso sul disarmo nucleare.
Il disarmo nucleare è al centro del dibattito da tempo. Cerchiamo in tutti i modi di avviarci verso una società più sostenibile. Ma la sostenibilità passa anche dal “cessare il fuoco”. Un frase che abbiamo sentito nominare spesso, ma che nei fatti è ancora lontano, soprattutto in diversi parti del mondo.
Nelle ultime ora si è sentito parlare di un prolungamento di un accordo storico preso da Obama e Medveden nel lontano 2010, che sarebbe terminato, poi, nel 2021. Putin e Trump avrebbero deciso di estenderlo, dichiarando, effettivamente, il prolungamento di questo accordo.
Un limite massimo di testate nucleari a 1.550 per entrambe le potenze e a 700 il numero dei vettori che compongono le rispettive triadi nucleari: missili balistici a raggio intermedio e intercontinentale, bombardieri strategici e sottomarini lanciamissili. A conferma delle notizie sono state le agenzie di stampa americane e russe. Entrambe hanno dato l’annuncio del prolungamento in orario pressoché uguali.
Un sistema di monitoraggio più ampio che, con i rispettivi controlli, consentirebbe alle superpotenze di tenersi d’occhio una con l’altra. Sembra tutto paradossale ma per avviarsi a un disarmo nucleare completo ci vuole tempo e il rispetto di alcuni principi. Ogni, nella storia, è capitato che qualcuno andasse fuori di testa. Purtroppo, dalla propria etica e morale (soprattutto quelle che millantano ultimamente) ci si può aspettare ben poco. Bisogna, oggi più che mai, andare avanti a colpi di controllo e sorveglianza. Nessuno può permettersi di fare quello che vuole, come vuole e perché vuole. C’è bisogno di maggiore collaborazione fra le forze mondiali. Una collaborazione che dovrebbe portare a una continua progressione verso una pace sempre auspicata e mai raggiunta.