Arisa in un’intervista al Corriere della Sera ricorda la sua giovinezza e i casi di bullismo dei quali rimaneva vittima. Il racconto della cantante: “Ecco come mi chiamavano”.
Arisa, al secolo Rosalba Pippa, non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Da ormai una decina di anni è una delle cantanti e artiste più conosciute e apprezzate nel panorama italiano; una delle voci più caratteristiche e riconoscibili di tutto il mondo musicale di casa nostra. La sua presenza nel 2009 a Sanremo fu un vero fulmine a ciel sereno: outfit decisamente insolito e vocina stridula ma così melodica che le permise di vincere la categoria giovani grazie a uno dei suoi brani più famosi, “Sincerità“. Da lì è stato un crescendo per la cantante che negli anni ha raggiunto molti successi.
La vita però per Arisa non è stata sempre rose e fiori. Non lo è stata nemmeno quando è diventata famosa, vittima di critiche da numerosi hater, figuriamoci quando era ancora una ragazzina insicura di sé e piuttosto vulnerabile. In un’intervista al Corriere della Sera la cantante ricorda alcuni momenti tristi della sua giovinezza.
Arisa, il racconto di bullismo: “Mi chiamavano pecora”
E la cantante racconta quei momenti in cui, da ragazzina, rimaneva vittima di bullismo. Arisa rievoca i suoi tempi alle scuole medie, quando tanti compagni la prendevano in giro per il suo aspetto fisico o per i suoi vestiti. Per di più la professione del padre, un pastore, aveva spinto alcuni ragazzi a chiamarla “pecora” e a dire che puzzava. Parole che hanno segnato l’infanzia di Arisa.
La stessa cantante poi ha ammesso di essersi rivolta più di qualche volta a piccoli interventi di estetica, ma ora la sua idea è completamente cambiata. “Ho capito che il nostro corpo dovrebbe essere l’espressione di chi siamo” ha dichiarato la cantante. Qualche settimana fa sul suo profilo Instagram Arisa ha condiviso un significativo post in cui invitava i suoi fan all’accettazione del proprio aspetto fisico.
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