Covid-19 clamoroso in Giappone, suicidi femminili per disperazione

Clamorosi casi si suicidio femminile in Giappone, in ginocchio a causa del nuovo lockdown anti-contagio imposto dal governo

Coronavirus in Giappone – FOTO dal web

In parallelo alla nuova ondata di casi da coronavirus persistente, ormai, dalla fine dell’estate in Italia, gli studiosi in materia psicologica e virale invitano a “lanciare” un occhio di riguardo a quei Paesi, anche fortemente sviluppati che sono rimasti, a lungo termine, vittime del nuovo fenomeno virale.

Se la situazione in Italia inizia di nuovo a contare i decessi per mano del Covid-19, in altri Paesi oltre confine e in particolar modo sull’altra “sponda” dell’Oceano è ancora più terrorizzante. Uno dei casi di maggiore afflusso di contagi, che comandano ormai da mesi, la classifica della “lista nera” mondiale dei Paesi in “preda” al virus sono senz’altro Stati Uniti e India.

In queste tristi realtà, la vita non è affatto semplice, soprattutto per la densità demografica che corre sui “libretti” statistici del PIL. Ma il discorso legato alla pandemia e alle vittime in termini di contagio o ancor più in “barba” ai decessi per mano del virus fanno letteralmente il “solletico”, secondo i progetti di lavoro a lungo termine di alcuni virologi mondiali, alle situazioni di autolesionismo tra la popolazione.

Una delle ipotesi dove si “sposa” apertamente il discorso legato a questo preoccupante fenomeno è sicuramente il Giappone, nazione insulare bagnata interamente dall’Oceano Pacifico

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Il Coronavirus fa crollare il tasso di suicidi in Giappone - KONGNews |  Economia Lavoro Politica

La terra nipponica, del Giappone si trova già da ora a fare i conti con i suicidi per lo “strazio” mentale, provocato da un nuovo forzato lockdown. La gente sta dimostrando di non saper reggere affatto la pressione della nuova ondata di contagi da Covid-19, che li ha costretti ad una nuova circostanza di clausura.

Il problema è evidentemente psicologico per la popolazione nipponica, già da un paio di mesi a questa parte a dover fronteggiare un nuovo “nemico” dentro casa. Secondo gli esperti di sociologia e psicologia, nell’arco di un anno i suicidi per mano di questa difficile situazione saliranno a 76.000 da quelle parti.

La motivazione è legata in particolar modo al genere femminile, per il 66% circa, artigiane e commercianti, che hanno patito fortemente l’assenza di lavoro, dall’inizio di questo scellerato nuovo decennio. Le conseguenze del virus non disegnano un paesaggio tragico solo in termini sanitari, bensì anche sulla salute mentale delle persone, soprattutto per le donne straniere.

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Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla tempestività annotata dagli esperti giapponesi, sul numero dei suicidi. Secondo le stime del South China Morning Post, il dato potrebbe presto interessare gli altri Paesi del mondo, che non dovranno sottovalutare un’eventuale ricaduta, questa volta più duratura, nella condizione di disoccupazione di massa

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