Sindaco di Roma, è caccia al candidato: il PD pensa a Calenda, il centrodestra a Giletti. Tutti i possibili scenari
Chi candidare a sindaco di Roma? E’ la domanda più ricorrente in seno ai partiti politici negli ultimi giorni, nelle ultime ore. Le elezioni regionali sono un ricordo ed i partiti sono già proiettati alle amministrative del 2021, che si terranno in primavera, Covid permettendo.
Tante le città metropolitane che vedranno le elezioni, tra cui Roma e Napoli. Ed è proprio la Capitale il vero cruccio di tutti gli schieramenti politici. Il Movimento 5 Stelle, che attualmente governa la città con Virginia Raggi, sembra essere deciso a ricandidare la donna, peraltro contenta di poter nuovamente essere al Campidoglio.
Nessuna alleanza, quindi, tra il PD ed i grillini, con la maggioranza di governo che correrà separata come avvenuto in gran parte delle regionali nel mese di settembre. Già, ma chi candiderà allora il PD? Una situazione più complicata del cubo di Rubik.
I Dem lavorano su Calenda. Centrodestra diviso su Giletti
Carlo Calenda è il nome su cui si lavora in seno al Partito Democratico. Il leader di Azione, però, non ha alcuna intenzione di procedere alle primarie; una grossa gatta da pelare per i Dem che fanno delle primarie il fiore all’occhiello, la forma più democratica possibile per scegliere il candidato.
Saprà Zingaretti convincere Calenda? In via del Nazareno c’è grande ottimismo, con il segretario del partito pronto anche a rinunciare l’opzione primarie, come suggerito da Orlando. D’altronde anche i detrattori di Calenda stanno facendo marcia indietro.
Il motivo? Calenda è appoggiato anche da Italia Viva, ed una colazione di centrosinistra darebbe una possibilità maggiore di vittoria al partito. Se, invece, si dovessero frazionare le forze, al Nazareno si teme possa rientrare in corsa la Raggi ed arrivare fino al ballottaggio con il suo M5S.
In casa centrodestra, invece, si continua a ragionare attorno a Massimo Giletti. Quello del giornalista, però, come vi abbiamo raccontato ieri, non è un nome che mette d’accordo tutti nella coalizione. Il giornalista è torinese ed in seno al partito preferirebbero un candidato romano che già conosca la piazza.