Sembra che per la Cina l’incubo del coronavirus sia soltanto un lontano ricordo, in molti si sono chiesti come abbiano fatto a superare l’emergenza. Lo ha spiegato un’italiana che lavora lì.
Tutto è partito da un posti di Selvaggia Lucarelli su Twitter, la quale si è chiesta come fosse possibile che in Cina il coronavirus fosse un ricordo lontano. Indirettamente, ha chiesto all’Italia, cosa stavamo sbagliando e cosa possiamo migliorare nella gestione di questa emergenza. A rispondere alla giornalista ci ha pensato una ragazza italiana che vive e lavora in Cina.
Veronica Banfi l’italiana che vive e lavora in Cina ha spiegato come mai, secondo lei, il virus è sparito dal luogo di nascita. La ragazza ha raccontato come la Cina per combattere questa pandemia abbia usato un’arma sicura ed efficace. Sono stati fatti tantissimi controlli, a tappeto, a chiunque venisse in contatto con persone positive. I controlli sulla popolazione sono stati numerosissimi.
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La Cina saluta il coronavius, il loro segreto? Controlli a tappeto
Veronica Banfi per spiegare come la Cina ha gestito e superato il virus, ha raccontato della sua esperienza personale per tornare in Cina. La ragazza ha dovuto fare un tampone prima di partire, in seguito è stata messa in quarantena in una struttura dove doveva riportare la sua temperatura due volte al giorno. Al termine di questi 14 giorni, l’italiana ha fatto una sorta di lockdown nel suo appartamento. E poi ha potuto finalmente andare in giro.
Non c’è un’arma segreta, l’unico modo per contenere il virus secondo Banfi è fare test. Tantissimi test a tutti coloro che entrano in contatto con persone positive. Veronica spiega che in Cina nel caso di un nuovo contagio mettevano in quarantena l’intero quartiere. Ora tutto è tornato alla normalità, pochissime persone indossano la mascherina all’aperto o in spazi chiusi. La mascherina viene indossata principalmente sui mezzi di trasporto. L’unica cosa che è cambiata è il gel disinfettante all’ingresso dei locali e la data di sanificazione del luogo.