La morte di Lady Diana fu uno dei fatti più sconvolgenti della fine del secolo scorso. Tanti ancora i misteri attorno all’incidente di Parigi. La rivelazione shock sul figlio Harry.
Fu un episodio che segnò profondamente la fine degli anni 90 del secolo scorso. La morte di lady Diana sconvolse praticamente tutto il mondo, con quell’incidente nel tunnel di Parigi attorno al quale ancora molto non è chiaro. Si trattò davvero di un fatale scontro tra auto oppure c’è stato qualcosa dietro di premeditato e organizzato? Chi avrebbe voluto, e perché, uccidere l’ex del Principe Carlo?
Un fatto di cronaca che segnò un’epoca e che destabilizzò sicuramente la famiglia reale inglese. In particolar modo i due figli di lady D., vale a dire Harry e William. Proprio il primo, stando a recenti rivelazioni, fu comprensibilmente scosso da tale evento, che lo spinse a cercare “rifugio” in droghe e alcool. È quanto rivela il biografo reale Robert Lacey che, nel suo nuovo libro, racconta la vita dei due principi dopo la tragica morte della madre.
Harry e William cercarono di sostenersi a vicenda, racconta Lacey in Battle of Brothers, ma in particolar modo Harry ebbe una reazione negativa dopo la morte della madre. Harry, al tempo 14enne, raggiunse il fratello William (di due anni più grande) al College, dove però iniziò a fumare e bere nonostante la giovanissima età.
William, racconta il biografo, era già un assiduo bevitore e trascinò in questo tunnel anche il fratello minore. Che, a 14 anni, iniziò a sballarsi come i suoi compagni più grandi. Non solo alcolici ma anche cannabis e hashish, fino quando il principe Carlo non decise di spedirlo in riabilitazione verso i 18 anni, dove ascoltò le esperienze e i racconti di chi in quel tunnel c’era passato prima di lui.
Solo pochi anni dopo i problemi di alcool e droghe di Harry divennero noti anche all’opinione pubblica.