Farmaci e terapie gratuiti: l’iniziativa del Sistema Sanitario Nazionale già in Gazzetta Ufficiale. I dettagli
I farmaci e le terapie possono essere gratuiti. E’ la rivoluzione messa in atto dal sistema sanitario nazionale con tanto di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della norma che specifica quali di questi possono essere rilasciati senza la necessità di doverli pagare.
Una vera e propria rivoluzione epocale che riconosce anche le difficoltà di determinate categorie di persone affetti da problemi che impongono delle cure. E’ stata l’Emilia Romagna la prima Regione a dichiarare la massima assistenza a questo tipo di categorie, con la decisione poi presa dal governo allargando il provvedimento a tutta Italia.
La determine in questione ha data al 23 settembre e la disposizione, come detto, è in Gazzetta Ufficiale come stabilito dall’AGFA, l’Agenzia Italiana del farmaco. Il Sistema Sanitario Nazionale si fa carico di tutte le spese riguardanti la terapia ormonale sostitutiva, processo iniziale del cambio di genere. Ed i farmaci ad esso collegati saranno gratuiti.
Il cambio di genere, quindi, in Italia sarà riconosciuto e sostenuto dal punto di vista economico dal Sistema Sanitario Nazionale. Una notizia che ha mandato in estasi la comunità LGTB che da anni si batte per questa battaglia, con una decisione considerata epocale, una vera e propria vittoria su cui hanno combattuto tanto.
Già, ma quali sono quelli gratuiti? Si tratta di farmaci che sono a base di estradiolo e testosterone, due ormoni presenti nel corpo in natura e che vengono iniettati durante questi processi di cambio sesso. Questi farmaci, però, saranno gratuiti solo a chi li userà per il cambio di genere.
Il SSN, quindi, non sosterrà l’acquisto di questi farmaci per altri scopi. L’Arcigay, per bocca di Marco Tonti, il presidente dell’associazione, svela come questo sia un provvedimento che accentui ancor di più la parità tra persone; ha evidenziato poi la difficoltà di un percorso diviso in tappe differenti non sempre semplici.
Non sono mancate però le polemiche in seguito a questa decisione. In primis dal mondo cattolico che da sempre ritiene inconcepibile il cambio di genere, con la questione che ha inorridito tutti coloro contrari ad interventi chirurgici per modificare il sesso.