Nella notte un ragazzo di 17 anni è morto a Napoli in una sparatoria con la Polizia, intervenuta per sventare una rapina.
Notte di sangue a Napoli, dove un ragazzo di 17 anni è morto in una sparatoria con la Polizia. Secondo le prime informazioni infatti la vittima, insieme ad un complice ora in stato di arresto, ha rapinato tre automobilisti nel centro del capoluogo campano.
In seguito all’intervento della Polizia è cominciato uno scontro a fuoco, costato la vita al 17enne. Il complice, ferito e piantonato in ospedale per evitare la fuga, sarebbe il figlio di Genny ‘a Carogna, l’ultras divenuto famoso per gli scontri durante la finale di Coppa Italia del 2014. In seguito all’arresto l’ultras è diventato collaboratore di giustizia.
L’arma usata durante la sparatoria è sotto sequestro per ordine del Tribunale.
La sparatoria che ha portato alla morte di un 17enne ricorda un caso analogo avvenuto lo scorso febbraio, quando un Carabiniere ha sparato e ucciso un 15enne sul lungomare. In entrambi i casi la vittima, minorenne, aveva appena compiuto – o tentato di compiere – una rapina: ne è seguito uno scontro a fuoco costato loro la vita.
Si tratta della seconda sparatoria in due giorni in Campania. La notte scorsa infatti a Mercato San Severino, nel salernitano, un 54enne è morto verso le 23 in un presunto raid. L’autore della sparatoria, un 35enne di Baronissi arrestato poco dopo il fatto, ha colpito anche una terza persona. Il 38enne di Bracigliano si trova ora ricoverato all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’attentatore avrebbe sparato alle gambe delle due vittime, recidendo l’arteria femorale del 54enne e causandone la morte. L’agguato, avvenuto davanti alle famiglie dei due uomini coinvolti, potrebbe essere un regolamento di conti nell’ambito del traffico di stupefacenti.
Sulla sparatoria stanno indagando i Carabinieri del comune campano, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore.