Una lite furibonda quella appena accaduta fra Selvaggia Lucarelli e Alessandra Mussolini. “Vaiassa!”, e lei le lancia la mascherina
Ballando con le Stelle. Balla Alessandra Mussolini e tutti attendiamo l’immancabile resa dei conti serale fra Selvaggia Lucarelli e la nipote di Benito. Stavolta la Lucarelli esordisce andandoci giù pesante: “Sei una vaiassa”, le dice, scatenando l’ira dell’ex deputata. “Stai attenta a quello che dici”. Volano parole grosse, poi Selvaggia prova a spiegarsi, lasciando intendere di non aver capito esattamente il peso del termine appena utilizzato. Hai dei modi volgari, tutto quello che accade intorno a te è volgare e esagerato. Peccato che “vajassa” in napoletano significhi qualcosa di più pesante, e infatti i social si stanno scatenando.
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La battuta di Selvaggia Lucarelli, a prescindere da quelle che possono essere le simpatie e le antipatie, in realtà è uno scivolone niente male. “Vaiassa“, infatti, in dialetto napoletano significa “serva, domestica”, ma può significare anche prostituta. Va detto che, in senso più lato, in dialetto napoletano questo termine viene appunto utilizzato per individuare una persona volgare e con dei modi pacchiani, quindi è presumibile che Selvaggia si riferisse alla Mussolini proprio in quel senso.
Un’uscita colorita e carica di sarcasmo, come spesso capita alla giornalista, ma anche un termine che poteva essere evitato proprio perché equivocabile. Infatti già in molti su Twitter si stanno schierando a favore di Alessandra Mussolini sottolineando l’inopportunità di quel termine. A difesa di Selvaggia va detto che la giornalista laziale ha probabilmente una conoscenza solo superficiale del napoletano e per questo per lei “vaiassa” poteva avere una sola accezione.
Insomma, i toni si sono scaldati parecchio, tanto che a un certo punto Alessandra Mussolini ha anche lanciato la mascherina a Selvaggia Lucarelli in segno di disapprovazione. “Popolana, volgare e vaiassa”, le ha risposto la giornalista. L’alterco è proseguito con le solite accuse reciproche in quella che è diventata ormai una costante di questa edizione. L’antipatia fra Selvaggia e la Mussolini ha radici profonde e ormai sta anche trascendendo. Bisognerebbe forse tornare ad abbassare un po’ i toni e ricordarsi sempre che a casa c’è un pubblico che ama queste scaramucce ma spesso e volentieri è anche molto sensibile rispetto a certi temi.