Il Ministero della Salute ha reso noto oggi domenica 4 ottobre, il bollettino relativo ai casi da Coronavirus in Italia
I Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi alla pandemia da Coronavirus in Italia. Ancora una volta cresce il numero dei contagiati secondo gli ultimi rilevamenti, con i contagiati, dall’inizio della pandemia, saliti fino a 325.329 con un incremento di 2.578 casi. In salita, quindi, anche gli attualmente positive che toccano oggi le 57.429 unità, +114 rispetto a ieri. Leggermente in calo il numero degli ospedalizzati in terapia intensiva ma il numero è ancora decisamente elevato, con 303 casi. Il dato dei guariti ha raggiunto i 231.914 con una aumento di 113 persone. I deceduti sono solo 2, per un totale di 35.986.
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Bollettino Ministero della Salute: i dati sul Coronavirus in Italia di domenica 4 ottobre
Nella giornata di domenica 4 ottobre tramite il Ministero della Salute, i dati relativi al Coronavirus in Italia sono stati pubblicati. Per quanto riguarda i contagi si nota un aumento che porta il numero complessivo a 325.329 con un incremento di 2.578 casi. I ricoverati in ospedale con sintomi sono ben 3.287, mentre 53.839 sono le persone in isolamento domiciliare. I tamponi, nella giornata di oggi, sono stati ben 92.714 e dall’inizio della pandemia ben 11.784.105 i tamponi effettuati, mentre 7.117.315 i casi testati.
Coronavirus, Speranza: “Battaglia non è conclusa”
Il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a Mezz’ora in più, trasmissione in onda su Rai 3, ha parlato chiaramente della pandemia. Il titolare del dicastero ha spiegato come chiaramente è ancora tutta da giocare e da vincere la battaglia con il Covid ed ha chiamato a raccolta per l’unità di spirito e di gruppo avuta dagli italiani nei mesi primaverili della prima ondata.
Speranza ha poi spiegato come sia contrario all’apertura degli stadi, considerato il rischio elevatissimo; rischio, invece, da prendere con le scuole con la prudenza come tema principale in questo momento. Circa mille casi a scuola ma anche l’obiettivo ben chiaro, quello di “ricostruire una nuova relazione organica fra il Servizio sanitario nazionale e il sistema scolastico”. Sul tema calcistico, poi, ha spiegato come Juventus-Napoli non sarà giocata, con decisione già presa.