Torna a parlare del coronavirus il virologo Roberto Burioni. Quest’ultimo interviene a gamba tesa citando anche una storica partita di calcio.
Eccolo qui: l’autunno. Con l’anno che ha spalancato le porte al mese di ottobre, ci siamo lasciati, definitivamente, l’estate alle spalle. Ma lasciando dietro di noi il periodo estivo sappiamo, tutti, a cosa si va incontro: un innalzamento dei casi di coronavirus. Già ieri i nuovi contagiati ha superato quota 2.000: per la precisione poco più di 2.500. Questo dato non arrivava (e ovviamente nessuno lo invocava) dal mese di aprile, quando il virus era, in indice di scala, al suo picco massimo.
La situazione comincia a preoccupare, ma, purtroppo, questa non è una novità. Una possibile ondata, soprattutto nel continente europeo e nella nostra cara e vecchia Italia, era stata dichiarata da molti. Forse più lieve, ma pur sempre dichiarata. Uno degli esperti a parlare era stato Roberto Burioni. Volto noto nella trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio. Il virologo, a distanza di mesi in cui, volutamente e per date ragioni, si è ritirato nell’ombra, è di nuovo intervenuto in merito alla questo del Covid-19.
Burioni sul coronavirus: “Il vaccino è paragonabile a Italia-Germania del 2006”
Le cose cominciano a mettersi peggio. Vi prego, state attenti, mantenete le distanze, portate le mascherine, evitate luoghi affollati al chiuso, lavatevi le mani. Il virus è lì fuori, infettivo e nocivo come nella scorsa primavera. Dipende tutto da noi. pic.twitter.com/zLgJACgJvB
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) October 1, 2020
Un paragone che nessuno si aspettava. Così ha esordito Roberto Burioni, parlando di calcio. Prima, però, sull’account personale di Twitter ha invitato tutti a indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale: “La situazione è peggiorata, le cose iniziano a mettersi male. Vi prego rispettate le regole vigenti per contrastare il coronavirus: lavarsi spesso le mani, indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale”.
Poi, sempre il virologo, ha parlato anche del vaccino anti Covid-19. Inizialmente lo ha paragonato alla storica partita di calcio della semifinale Italia-Germania del 2006, vinta dagli azzurri, lanciati verso la finale contro la Francia: “L’Italia giocò la partita perfetta contro la Germania. Ora si va in finale contro la squadra più forte del mondo. Ma una volta in finale si gioca fino alla fine, perché chi ha perso la semifinale è già a casa. Stesso discorso per il vaccino. Incrociamo le dita e prendiamo tutte le precauzioni del caso. Ci serve qualche settimana o mese per sapere se funzionerà. E se avrà degli effetti positivi, per il coronavirus saranno guai seri”.