La pasta è un piatto davvero amato, dagli italiani e non: ora, però, arriva un importate studio che la indica come “salva vita”.
Sedersi a tavola per mangiare e bere un bicchiere di vino è sicuramente uno degli aspetti più intensi e importanti della nostra vita. Ovunque siamo, al lavoro, in vacanza, a scuola, un buon pasto non deve mancare mai. Meglio ancora se il pasto si può effettuare con tutta la tranquillità di questo mondo. Proprio lui: il mondo, soprattutto quello all’italiana, soprattutto quello… culinario.
Noi italiani siamo amanti del buon cibo e del buon bere. È sicuramente un aspetto molto importante del nostro vivere. I piatti da mettere nelle nostre tavole o da prendere in un ristorante li scegliamo con cura e diligenza. Uno di questi, però, senza girare troppo intorno alla questione è la pasta. A molti piace farla in diversi modi: carbonara, cacio e pepe, amatriciana, alla gricia. Insomma: la pasta, quasi sempre, in uno dei due pasti di giornata (pranzo e cena) non manca quasi mai. Ma oltre a essere un ottimi alimento da inghiottire a tavola, ha anche un aspetto salvifico, scoperto proprio di recente.
La pasta non solo a tavola. O meglio: a tavola sì, ma anche negli aspetti più intensi e significativi della nostra vita, come la salute. Di questi tempi, potremmo dire che la salute è tutto. Col dilagare del Covid-19 ne abbiamo viste di cotte e di cure, e forse continueremo a vederlo per un bel po’ di tempo.
La pasta, quindi, non è soltanto un ottimo piatto da servire a tavola, ma ha anche caratteristiche salvifiche. A dirlo è uno studio condotto dall’Istituto di Scienza della Vita della Scuola Superiore di Sant’Anna. La ricerca, pubblicata sull’importante rivista Scientific Reports, è davvero incredibile. Si afferma, letteralmente, che in giro c’è una pasta pronta a salvarci la vita. Questo alimento è composto dalla comune semola di grano duro e da farina di orzo ricca di beta glucano. Queste componenti sono fibre alimentari che fanno crescere nuovi vasi sanguigni, così da mettere al sicuro il cuore. L’unico problema è che questo tipo di pasta non è ancora in commercio, soltanto perché gli studi stanno andando avanti e vogliono dare una ricetta completa e raffinata.