Una maestra ha avvelenato 25 bambini della sua scuola per vendicarsi di un collega: arriva la sentenza
Arriva la sentenza dalla Cina. Secondo quanto riportato dalla BBC, il tribunale cinese ha condannato a morte la donna che aveva tentato di uccidere 23 bambini a Jiazou l’anno scorso. L’episodio è avvenuto nella Cina centro-orientale. La maestra aveva avvelenato i bambini con il nitrato di sodio nel porridge, per vendetta.
Morto uno degli alunni, mentre tutti gli altri bambini erano arrivati all’ospedale in gravi condizioni. La signora Wang ha dunque avvelenato la colazione dei bimbi della classe di una sua collega con l’additivo alimentare per vendicarsi dopo una lite con l’insegnante della classe colpita. La corte ha sottolineato inoltre che la donna aveva tentato anni fa di avvelenare il marito con la medesima tecnica. L’uomo però se l’era cavata con qualche ferita lieve
Maestra avvelena 25 bambini: condannata a morte
La signora Wang è stata condannata a morte in Cina, per aver avvelenato, nel 2019, 25 bambini della sua scuola. Lo riferisce la BBC, che sul suo sito ufficiale ha riportato la conferma della pena di morte per la donna. I fatti risalgono al 23 marzo 2019, quella mattina improvvisamente infatti 23 bambini della stessa classe avevano cominciato a vomitare, dopo aver fatto colazione.
Uno dei bambini è morto lo scorso gennaio, dopo aver trascorso 10 mesi in ospedale in condizioni disperate. La Cina è uno dei pochi paesi in cui si applica ancora la pena di morte. Molti i dubbi sulle esecuzioni eseguite dal governo – che non ha ancora fatto trapelare il numero di esecuzioni ufficiale. Secondo molti gruppi impegnati nella difesa dei delitti umani, sarebbero centinaia le persone uccise ogni anno dallo stato cinese. La pena capitale in Cina prevede ancora l’esecuzione tramite fucilazione – che viene applicata per più della metà dei casi – e l’iniezione letale.