Tonno con il mercurio, il RAFFS lancia l’allarme e procede con il ritiro del lotto incriminato. Scatta l’allerta: “Non va mangiato”
Il Tonno con il mercurio in commercio, potenzialmente molto tossico per la salute se ingerito, è in circolazione in Italia. O meglio, lo era perché il RAFFS è già intervenuto ritirando il prodotto dal mercato.
Si tratta di un tonno proveniente dalla Spagna e distribuito nel nostro Paese; le autorità che controllano la qualità degli alimenti hanno classificato come “allerta grave” la contaminazione del prodotto.
E’ 2020.3962 il codice di notifica emesso dal Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi, il RAFFS appunto; ente lesto ad intervenire con grande rapidità una volta riscontrata l’anomalia nel prodotto.
Il Tonno rosso refrigerato è quindi finito nell’occhio del ciclone; d’altronde le percentuali di mercurio presenti nel lotto analizzato ed incriminato erano decisamente troppo elevate. Il limite consentito dalla legge dev’essere infatti inferiore a 1,3 mg/kg; l’analisi ha invece evidenziato 1,6 mg/kg-ppm di mercurio nel pesce.
Valori decisamente elevati, troppo, che rischiano di essere altamente nocivi per la salute dell’uomo. Da qui l’impellenza di ritirare dal mercato il prodotto. Tempestività fondamentale considerato come il 22 settembre siano state eseguite le analisi ed il 28 emesso il comunicato di ritiro.
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Prodotto ritirato, quindi, ma come si devono comportare coloro che hanno magari già acquistato e consumato il Tonno rosso refrigerato? E’ necessario innanzitutto scoprire quali sono i sintomi da intossicazione di mercurio.
E’ bene ricordare come il mercurio sia un metallo pesante e quindi estremamente dannoso per l’uomo ed il suo organismo, soprattutto se ingerito per lunga durata. Questo può influire sulle funzioni renali ed epatiche soprattutto, ma anche sui polmoni e sul cuore, considerato come le particelle di mercurio circolino nel sangue.
La febbre è il primo segnale di intossicazione; ma possono entrare in gioco anche problemi di digestione, fino ad arrivare a nausea e vomito. Difficoltà digestive potrebbero portare anche alla diarrea ma anche a dolori addominali.
In casi più pericolosi e gravi si può arrivare fino a problemi articolari e muscolari ma anche cerebrali. In questi casi è necessario chiamare con urgenza il medico di base; l’alternativa è chiaramente andare al pronto soccorso.