Caso di Covid 19 in Napoli-Genoa, partita in programma domani alle ore 15 allo stadio San Paolo: qual è la procedura in questi casi?
Una notizia funesta la vigilia di Napoli-Genoa, gara valida per la seconda giornata del campionato di Serie A e in programma domani, alle ore 15. Mattia Perin è risultato positivo al Covid 19 e non è stato convocato per la sfida del San Paolo. Il Genoa dovrà quindi scendere in campo con il portiere di riserva, che è Marchetti. Non è previsto il rinvio della partita in casi del genere, ma semplicemente l’isolamento precauzionale del calciatore, così come accaduto con Zlatan Ibrahimovic qualche giorno fa.
La notizia di Mattia Perin risultato positivo al coronavirus riaccende il dibattito su cosa succede in caso di tampone positivo per un calciatore. La UEFA ha approvato un regolamento speciale che vale per la fase a gironi di Champions League ed Europa League.
In caso di giocatore positivo la partita si gioca comunque. La UEFA infatti ha deciso di non sospendere le partite anche in caso di tamponi positivi nelle squadre. Il rischio sarebbe stato quello di rimandare troppe partite anche per più volte. La partita invece slitta se uno dei due team non ha almeno 13 giocatori schierabili in campo, tra quelli iscritti nelle liste approvate dalla federazione.
Per quanto riguarda invece i campi su cui si giocano le partite, la responsabilità è della squadra ospitante. Se il paese dove si dovrebbe giocare la partita applica restrizioni di viaggio, la squadra di casa deve trovare una soluzione in un campo neutro. Se non sarà possibile trovare una soluzione, l’Organo Etico e Disciplinare della UEFA infliggerà alla squadra di casa la sconfitta 3-0 a tavolino.
E se è l’arbitro ad essere positivo? In quel caso è la UEFA a decidere chi scenderà in campo a dirigere il match. Solo in questo caso l’arbitro può essere della stessa nazionalità di una delle squadre coinvolte.