È morta Rossana Rossanda: giornalista e dirigente del Pci

È morta Rossana Rossanda. La giornalista aveva 96 anni ed è entrata nella storia del nostro Paese per esser stata tra le fondatrici del giornale Il Manifesto.

Rossana Rossanda morta
da Twitter

È morta all’età di 96 anni Rossana Rossanda, giornalista, scrittrice e dirigente del Partito Comunista italiano tra gli anni 50 e 60. È stata tra le fondatrici del giornale Il Manifesto. Proprio un tweet del quotidiano ha dato la notizia della scomparsa dell’ex politica, avvenuta nel corso della scorsa notte. Rossanda era nata a Pola il 23 aprile del 1924.

Sin da giovanissima fu militante politica tra le schiere del Partito Comunista italiano. Dopo aver ottenuto la maturità al liceo Manzoni di Milano con un anno di anticipo, si schierò nella Resistenza nel 1946 e nello stesso anno si iscrisse al Pci.

12 anni dopo entrò nel comitato centrale del partito per poi esserne nominata dal segretario Palmiro Togliatti responsabile della sezione politica e culturale.

Morta Rossana Rossanda, una vita a sinistra

morta Rossana Rossanda
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Mantenne questa carica dal 1963 al 1966, contemporaneamente (ma fino al 1968) fu anche deputato alla Camera. Nel 1969 fu tra i fondatori del mensile il Manifesto, giornale che nacque dalla sua attività assieme a quella di Luigi Pintor, Valentino Parlato, Lucio  Magri, Aldo Natoli, Luciana Castellina, Massimo Caprara.

Nel 1971 poi fondò anche il quotidiano omonimo con il quale, seppur con qualche interruzione, ha collaborato fino al 2012, quando dei dissidi e disaccordi con la nuova direzione. Del giornale fu anche direttrice.

Rossana Rossanda è stata anche scrittrice. Tra i suoi lavori citiamo La  ragazza del secolo scorso” (2005, racconto autobiografico che le valse anche questo soprannome), “Un viaggio inutile” (2008)  “Quando si pensava in grande” (2013). Il suo ultimo libro pubblicato è stato “Questo  corpo che mi abita” (uscito nel 2018).

Da tempo era costretta alla carrozzella a seguito di un ictus. Aveva scelto di rimanere a vivere a Parigi anche dopo la morte del compagno, avvenuta nel 2014, Karol Kewes Karol.

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