A Milano, un uomo, per cercare di fermare un borseggiatore gli sferra un pugno sul volto: quest’ultimo finisce in coma.
Gesto di follia nella follia stessa. Succede nella metro di Milano. I protagonisti sono due aggressori, anche se in diversa misura e intensità. Un uomo entra in stazione, esattamente alla fermata di Sesto Primo Maggio e dopo pochi minuti tenta di rubare una borsa a una passeggera che si trova all’interno della stessa metro rossa. Di lì a pochi secondi entra in scena un terzo uomo che sferra, letteralmente parlando, un pungo in testa al borseggiatore di turno. Quest’ultimo cade a terra tramortito e privo di sensi. Dopo pochi minuti viene portato di corsa in ospedale: ora è in coma. Una scena, come detto a inizio racconto, di follia nella stessa follia. Per fare un professionista del crimine un altro uomo si tinge le mani di “rosso” nella stessa metro rossa di Milano.
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A Milano il borseggiatore dritto in coma: il pungo sul volto è fatale
Tanti dicono che è lo stress. Altri ancora il periodo serrato che stiamo vivendo dal lockdown fino a oggi. Per altri ancora è solo sinonimo di violenza. Un applauso, certo, per aver fermato un borseggiatore e aver aiutato la donna. Resta il fatto, però, che i modi sono del tutto sbagliati. Il ragazzo entrato in azione si poteva limitare a recuperare la borsa senza mandare in coma nessuno. In coma, invece, è finito un altro ragazzo, di appena 30 anni.
A riportare l’accaduto e il succedersi dei fatti sarebbero stati i carabinieri di Sesto che, assieme ai militari della zona, non hanno potuto bloccare in tempo l’aggressore del borseggiatore, in quel momento fermo e immobile a terra. Una vicenda davvero folle per una fine altrettanto pazza. Ora scatteranno altre indagini che, grazie alle telecamera di sorveglianza, potranno chiarire meglio il fatto accaduto.
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