Silvio Berlusconi sarà dimesso oggi dall’Ospedale San Raffaele di Milano. L’ex premier tornerà probabilmente ad Arcore per la quarantena.
Se nella giornata di ieri si era parlato di possibili dimissioni tra lunedì e martedì, ora non sembrano più esserci dubbi. Silvio Berlusconi lascerà tra pochissime ore l’ospedale San Raffaele di Milano, struttura nella quale è ricoverato da quasi due settimane dopo esser risultato positivo al Coronavirus. Il miglioramento delle condizioni del leader di Forza Italia ha convinto lo staff medico, e in particolare il professor Alberto Zangrillo, a optare per le dimissioni di Berlusconi. Prima di pranzo, probabilmente tra le 11:30 e le 12:30, Berlusconi lascerà la sua stanza d’ospedale. Dopo di che probabilmente tornerà nella sua abitazione ad Arcore per passare la quarantena. Oltre a Silvio, anche i figli Marina, Luigi e Barbara erano risultati positivi al Covid. Berlusconi è ricoverato dallo scorso 3 settembre.
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Sempre ieri aveva pubblicamente parlato il professor Alberto Zangrillo. Il noto virologo, che ha in cura Berlusconi al San Raffaele, ha dichiarato come l’ex premier abbia contribuito a dimostrare che, seguendo delle norme codificate e precise, si riuscirà ad avere ragione del virus. Il dottore spera che, anche con l’esempio di Berlusconi, si riesca a rasserenare l’opinione generale che si è creata attorno al Covid.
Alberto Zangrillo è il responsabile dell’Unità operativa di Terapia intensiva generale e cardiovascolare dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, nonché medico personale di Silvio Berlusconi.
Ciò che fa discutere è che Berlusconi lascerà l’ospedale senza aver fatto il tampone che attesti la negatività dell’ex premier. Con tutta probabilità quindi il leader di FI, uscito dal San Raffaele, sarà nuovamente in isolamento (ad Arcore?) in attesa di effettuare il test per capire se sia o meno guarito dal Covid.
Intanto sempre a Milano si sono registrate alcune proteste per quanto riguarda la riapertura delle scuole. All’esterno di alcuni licei della città sono apparsi degli striscioni polemici contro le condizioni del ritorno tra i banchi dei ragazzi. Nell’occhio del ciclone le regole diramate dal governo per il ritorno in classe, tra le quali quelle che vietano momenti di socialità e condivisione come l’intervallo.
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