Il DAP ha respinto l’appello di Cesare Battisti per rimanere nel carcere di Oristano: presto il trasferimento a Rossano.
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha respinto l’appello di Cesare Battisti, condannato all’ergastolo per terrorismo, che chiedeva il trasferimento in un carcere a Roma o Milano. La decisione del DAP, che ha consultato anche il Dipartimento Antimafia, arriva al termine della condanna a 6 mesi di isolamento diurno inflitta insieme all’ergastolo. La risposta negativa del DAP apre le porte al trasferimento nel carcere di Rossano, in Calabria. Il carcere ospita un circuito di alta sicurezza 2, dove scontano la pena molti condannati per gli atti di terrorismo degli anni di piombo. Per evitare il trasferimento Battisti ha cominciato anche uno sciopero della fame, che non ha ottenuto risultati. Prima del trasferimento Battisti dovrà passare 15 giorni in quarantena a causa della pandemia di coronavirus.
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I legali di Cesare Battisti, terrorista condannato all’ergastolo per quattro omicidi durante gli anni di piombo in Italia, hanno commentato la decisione del DAP. Secondo Gianfranco Sollai, uno degli avvocati che assiste l’uomo, questa decisione sarebbe un’inutile vendetta dello Stato Italiano nei confronti di Battisti. L’avvocato ha dichiarato che, in caso di trasferimento nel carcere di Rossano, il terrorista finirebbe insieme ad un gruppo di musulmani condannati per reati violenti. Inoltre secondo i legali non è chiaro come Battisti possa essere ancora pericoloso per lo Stato, dopo 40 anni dai reati per cui sconterà l’ergastolo. L’ultima criticità messa in luce dai legali riguarda la posizione del carcere, che sarebbe impossibile da raggiungere per i legali e i familiari. Per questo motivo l’ergastolano ha cominciato uno sciopero della fame per ottenere il trasferimento a Roma o a Milano.
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